L’affidamento terapeutico per tossicodipendenti o alcooldipendenti, è una misura alternativa alla detenzione che consente a tutti i soggetti condannati ad una pena non superiore a sei anni di espiarla al di fuori del carcere. Si tratta di un percorso di rieducazione teso alla riabilitazione e al reinserimento sociale.
Questa legge (DPR 309/90) è stata al centro di un’iniziativa promossa dalla Comunità Incontro di Amelia, tra i principali interlocutori a livello locale e nazionale riguardo i temi delle dipendenze, per evidenziare come non venga pienante applicata e come siano necessari percorsi formativi e strumenti adeguati alla costruzione di una società più inclusiva e riabilitativa.
“Il 40% dei nostri ospiti gode di questa legge, spiega il responsabile della Comunità Incontro di Amelia Giampaolo Nicolasi, però questa legge non è rispettata perché nelle carceri italiane ci sono centinaia, migliaia di giovani che potrebbero uscire grazie a questa legge, ma non sono messi nelle condizioni di poterlo fare perché i Sert non hanno il budget necessario. Una persona in carcere a un determinato costo, all’interno di una struttura terapeutica – dove il ragazzo può recuperarsi – costa per lo Stato molto, ma molto meno. Vogliamo spronare la politica affinché si attui questo strumento e molti tossicodipendenti possano fare un percorso di recupero”.
“Investire nel futuro dei giovani significa investire in professionalità, in saperi – ha evidenziato il Procuratore della Repubblica Alberto Liguori che ha dialogato con il Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Perugia Antonio Minchella, ma a me non pare che il mondo della tossicodipendenza, il tema dei giovani e di questo disegno sociale, abbiamo visto ne previsto bilanci dedicati a questo tema. La previsione significa non entrare in carcere, ma gestire l’ambiente extra carcerario quando la problematica è delinquenziale, ma soprattutto quando c’è una patologia e le patologie non si curano in carcere. Vanno garantite misure all’esterno, strutture l’estremo che gestiscano in sicurezza il diritto alla salute del paziente-delinquente, perché prima è paziente poi è delinquente.”
“Io credo che uscire dal carcere per un percorso di recupero sia la scelta migliore che si possa prospettare un ragazzo vittima delle droghe o di altre dipendenze, ha detto il Senatore Maurizio Gasparri di Forza Italia, le norme ci sono da molto tempo, ma vengono applicate poco. Bisogna migliorarle, rendere più automatico l’accesso a pene alternative come la presenza in una comunità. Tutto ciò che può migliorare le procedure di affidamento ben venga perché chi ha sbagliato deve essere sicuramente pulito, ma la permanenza in una comunità non è una punizione può essere l’avvio di un percorso di ritorno alla vita.”
“È in luoghi come questo, ha sostenuto l’Onorevole Andrea Casu del Partito Democratico, che ci rendiamo conto di come l’affidamento terapeutico possa essere veramente la strada per avere il completo recupero sociale di tante persone affette da gravissime dipendenze. È per questo che noi dobbiamo assolutamente incidere sul sistema per garantire che l’affidamento terapeutico possa essere garantito a tutte le donne e gli uomini che ne hanno bisogno. Oggi siamo qui con storie e sensibilità diverse per capire come riuscire a mettere in campo un affidamento terapeutico per tutte le persone che ne hanno bisogno e raggiungere il grande obiettivo di recuperare completamente le donne e gli uomini che possono insieme sconfiggere le dipendenze e la droga.”
“Questa è una giornata molto importante, ha affermato la Senatrice Valeria Alessandrini della Lega, si parla di affidamento terapeutico e si parla di avere l’opportunità di scegliere la vita, di dire no alla droga, quindi di dire no alla morte. Noi siamo favorevoli a dare questa grande opportunità a tutte le persone che scelgono e che possono intraprendere questo percorso in queste strutture. Siamo orgogliosi come umbri di avere una struttura come la Comunità Incontro così pronta e preparata attraverso l’aiuto e le competenze di tanti professionisti che lavorano e prestano il loro servizio con amore con grande passione e con grande forza e coraggio. La stessa forza e coraggio che hanno questi giovani, questi ragazzi, uomini e donne, che iniziano questo nuovo percorso, un percorso verso la vita.”
“La Comunità Incontrollo da sempre fornisce opportunità a chi è entrato nel maledetto mondo della droga. Certamente, ha affermato il Senatore Simone Pillon della Lega, l’affidamento terapeutico è una possibilità seria per uscire dalla tossicodipendenza e per aver l’opportunità di non entrare nel circuito penale, soprattutto nel circuito detentivo che sappiamo normalmente non porta grandi risultati. Mi piacerebbe che qui oggi con noi ci fossero quei politici, quelle forze politiche che parlano di droga libera. Venite a vedere che cosa è la droga, a cosa porta la droga e venite a vedere quanto impegno sociale è necessario per emendare i nostri giovani da questa terribile schiavitù.”