I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno presentato una interrogazione alla giunta di Catiuscia Marini sulla “svendita politica di Terni e conseguente profondissima crisi”. Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari chiedono alla Giunta di fare il punto su sette aree di intervento che individuano come prioritarie, legate a personale, servizi e sedi pubblici, riqualificazione di alcune sedi istituzionali.
Gli esponenti del M5S sottolineano la presenza di “squilibri territoriali inaccettabili, che rendono necessario lo spostamento in Provincia di Terni di almeno due rilevanti direzioni regionali sulle sei esistenti, 16 servizi su
62 e 50 sezioni sulle 189 presenti. Tutto ciò per fare fronte al depauperamento ultradecennale di servizi, competenze e personale dalle sedi ternane della Regione Umbria. Mentre un analogo abbandono riguarda l’Orvietano, lo Spoletino, l’Eugubino e le aree appenniniche. Una svendita scientemente applicata da presidenti di Giunta, consiglieri regionali inerti e culturalmente miseri, favorita dal silenzio assordante di molti sindaci, parlamentari umbri, con un’integrazione socio-economica-culturale progressivamente venuta meno, una cesura netta nei redditi e nelle chances tra aree dell’Umbria, con squilibri inaccettabili e situazioni esplosive, come quelle ambientali, energetiche e sanitarie”.
Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari chiedono quindi all’Esecutivo:
l’ammontare dei dipendenti della Regione Umbria stabilmente in forza nelle sedi del Ternano nel 1990, 2000, 2010 e 2018; quando intenda spostare almeno due direzioni su sei nel Ternano; quando intenda ricollocare nel Ternano almeno 16 servizi su 62 e 50 sezioni sulle 189 presenti; come intenda rispondere alle analoghe necessità dell’Orvietano, dello Spoletino, dell’Eugubino e delle aree appenniniche; cosa intenda fare per restituire fisicamente a Terni un patrimonio di risorse umane sistematicamente sottratte; come e quando intenda muoversi per risparmiare i denari finora bruciati negli affitti presso il Centro multimediale oltre a valorizzare il proprio patrimonio immobiliare, a partire da quello di Via Saffi (Terni), ormai in stato di totale degrado; come e quando intenda agire per far riqualificare alla Provincia di Terni e al più presto Palazzo de Santis: la Regione vi è ospite in comodato, ma gli ambienti interni sono inadeguati, logori e sporchi, privi delle conformità richieste dalla normativa in tema di impianti e servizi”.