Il riequilibrio delle province umbre è tema che periodicamente torna alla ribalta per poi finire nel dimenticatoi.Tanto che in questi decenni i governi di centro sinistra che si sono succeduti alla guida della regione non sono riusciti a metterci mano:per volontà politica e per disinteresse.
Dell’argomento si interessa il Movimento 5 Stelle che si candida alla guida della regione, fra due anni.
In modo particolare la questione è rilanciata dal Movimento 5 Stelle di Terni che prevede “forti scossoni a Palazzo Donini” dopo che “l’Umbria targata PD sta capitolando Comune dopo Comune”.
Il gruppo consiliare del M5S invita il sindaco di Terni, Leonardo Latini a non perdere “l’occasione di aprire rapidamente interlocuzioni con il suo collega di Spoleto per dare vita ad un percorso di integrazione tra le istanze delle due comunità. Con l’intento di riunire anche i territori della Valnerina, è necessario avviare iniziative congiunte volte a garantire, dopo anni di soprusi, un reale rilancio dell’Umbria meridionale. Tra le istanze che dovranno essere intraprese, sarà opportuno valutare concretamente la possibilità di dare vita alla nuova Provincia di Terni e Spoleto.
Dal canto nostro – sottolinea il M5S – anche noi apriremo un confronto con gli amici del movimento spoletino per approfondire questa annosa questione”.
L’UMBRIA A DUE VELOCITA’, TERNI E SPOLETO DEVONO USCIRE DALL’ANGOLO
“Sappiamo di entrare in un tema ampiamente dibattuto, ma in questo particolare momento storico in cui la politica è debole e confusa vince chi ha le idee chiare e il coraggio di una visione alternativa.
Terni e Spoleto devono riscattare 50 anni di bilanci fallimentari e delitti su commissione uscendo da quell’angolo in cui qualcuno le ha volontariamente relegate.
Parliamo di due territori che condividono legami storico-culturali protratti nel corso dei secoli, due popoli gemelli contraddistinti da un’identità forte e probabilmente separati scientemente per il timore che questa unione fra storia, bellezza, cultura e tessuto industriale potesse ostacolare interessi altrui.
Mentre il nord della regione continua ad accaparrare larga fetta di tutte le risorse, ad accrescere servizi, infrastrutture, ad accentrare università, eccellenze sanitarie, centri direzionali.
Dall’altra parte i dati economici del sud della regione – sottolinea il M5S – sono impietosi, continua senza sosta la desertificazione su tutti i fronti, con una marginalizzazione sempre più evidente accentuata dall’assenza di infrastrutture e collegamenti, di mancata pianificazione e di scarso peso politico.
Per questo e per molti altri motivi nelle prossime ore presenteremo un apposito atto di indirizzo volto da impegnare il Sindaco e la Giunta ad aprire urgentemente interlocuzioni con l’amministrazione spoletina, per affrontare definitivamente questa annosa vicenda e dare nuova forza alla vertenza dell’Umbria meridionale”.