Cinque operatori di una comunità per malati psichici di Assisi sono stati messi agli arresti domiciliari per presunti maltrattamenti su alcuni ospiti nell’ambito di una indagine dei Nas dei carabinieri. Stesso provvedimento per il titolare accusato però di non avere adeguatamente vigilato. La comunità, gestita da una onlus, è stata posta sotto sequestro rimanendo comunque attiva, pur con personale e dirigenti diversi dopo la sostituzione di quelli vecchi.Lo riferisce l’ANSA.
I Nas hanno così eseguito una ordinanza cautelare disposta dal gip di Perugia. I sei saranno sentiti lunedì dal giudice per l’interrogatorio di garanzia. Gli investigatori e la procura di Perugia non hanno voluto confermare l’indagine, evitando di fornire qualsiasi particolare.
Il difensore del titolare della comunità, l’avvocato Luca Gentili, riporta ancora l’ANSA, ha sottolineato come il suo assistito rivendichi la correttezza del proprio operato. “C’è massimo rispetto del segreto investigativo – ha detto il legale – e per il fatto che l’indagine è in una fase iniziale. Il mio assistito non ha comunque mai saputo di presunti maltrattamenti che sarebbero tuttavia addebitati a due o tre operatori (sulla trentina presenti complessivamente) mentre agli altri verrebbe addebitato una sorta di concorso morale”.
L’indagine sarebbe partita dalle dichiarazioni di alcuni operatori. Gli inquirenti hanno poi eseguito intercettazioni ambientali e riprese video. I presunti maltrattamenti sarebbero consistiti in capelli e braccia tirati.