Di Chiara Furiani
Una volta a Milano, c’è più di un valido motivo per fare un salto al Palazzo delle Arti, sede della Triennale, tra le più importanti istituzioni culturali del nostro paese.
Nata all’inizio del ‘900 come periodica grande esposizione dedicata al design e alle arti applicate, col tempo la Triennale – e con essa l’edificio che la ospita – hanno notevolmente ampliato la propria natura, le proprie funzioni e il proprio ambito di operatività.
La Triennale non è più solo la casa per grandi mostre, ma ospita anche il più importante museo del design in Italia, nonchè imperdibili “chicche” come la ricostruzione in loco di Casa Lana del grande architetto Ettore Sottsass e la fontana “I Bagni Misteriosi” di Giorgio de Chirico nell’annesso parco.
Una realtà vivace e pulsante quindi, la cui vitalità è ulteriormente amplificata grazie a una programmazione di eventi di grande interesse, che spazia dalla musica, al teatro, alla danza.
A breve farà tappa proprio alla Triennale uno spettacolo davvero imperdibile.
Giovedì 20 novembre alle ore 19.30 va in scena la prima italiana di The Horse, ultimo lavoro per orchestra ed elettronica firmato da Matthew Herbert, compositore, produttore e regista tra i più originali protagonisti della scena internazionale.
Al centro del progetto, lo scheletro di un cavallo, prima sorgente dei suoni che compongono la musica e sua ispirazione filosofica e concettuale.
Il materiale proviene da una miriade di fonti, tra cui lavori site specific come la registrazione degli impulsi di riverbero davanti alle antiche pitture rupestri di cavalli nel nord della Spagna, la cattura del suono all’angolo dell’ippodromo di Epsom e il campionamento di 6900 differenti suoni di cavalli scaricati dal web.
La compresenza di strumenti diversi realizzati ad hoc da liutai specializzati (flauti ottenuti dai femori, archi costruiti con costole e crini, tamburi di pelle e uno shaker con una miscela di cemento e sperma di cavallo da polo) culmina in una vasta dimensione elettro-acustica che attraversa i generi.
Il concerto è realizzato in collaborazione con l’Unione Buddhista Italiana, come preview del festival “In reciproca attesa”, che si terrà a Triennale Milano dal 28 al 30 novembre prossimi.
Ingresso 18 euro, biglietti in vendita a questo link https://triennale.org/eventi/the-horse-matthew-herbert .
Sabato 22 novembre alle ore 21.30 è in programma invece una speciale listening session di Visage, composizione elettronica per suoni elettronici e la voce di Cathy Berberian, realizzata dal Luciano Berio nel 1961: un appuntamento a cura di Federico Vavassori, introdotto e guidato da Angela Ida De Benedictis, curatrice scientifica della Fondazione Paul Sacher Stiftung di Basilea e direttrice della Fondazione Luciano Berio, tra le massime esperte a livello mondiale dell’opera del compositore.
La listening session, inserita nel programma della Milano Music Week, chiude il ciclo di eventi dedicati da Triennale a Berio nell’anno del centenario della nascita del compositore.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti previa iscrizione sul sito della Triennale.














