Eccolo lo strascico della partita di Coppa d’Eccellenza giocata mercoledì scorso tra Lama e Narnese: Paolo Quondam, centravanti dei rossoblù, è stato squalificato per otto giornate, in pratica una squalifica a vita, dal momento che Quondam non è giovanissimo e le partite della seconda competizione regionale sono davvero poche ogni stagione. Così Quondam e la Narnese hanno pagato il clima che l’arbitro Checcaglini ha creato in campo durante la semifinale di Coppa a Lama, che ha sfavorito, guardando le immagini della televisione, in maniera ossessiva la Narnese ed il suo gioco spettacolare e vivace che l’aveva portata anche a segnare un gol, subito annullato.
Ma non è finita qui: una giornata di squalifica anche a Roberto Rocchi, che durante la gara era stato espulso per aver subito un fallo: il suo unico errore è stato quello di allargare le braccia una volta sbattuto a terra. Ma nel referto ce ne è pure per l’allenatore della Narnese Marco Sabatini. Ecco la motivazione: “al termine della gara, si avvicinava con fare minaccioso all’arbitro, il quale, nel frattempo, era stato accerchiato da numerosi calciatori della medesima squadra, e lo insultava e minacciava ripetutamente. Detta aggressione verbale aveva fine in virtù del fattivo intervento di alcuni calciatori che lo trattenevano”.
Non poteva mancare nemmeno un’ammenda pecuniaria sul capo dei rossoblù, di duecento euro “perché, al termine della gara, numerosi tesserati di detta società accerchiavano il Direttore di gara protestando vibratamente e proferendo minacce ed insulti all’indirizzo dello stesso, ritardando il rientro del predetto negli spogliatoi”.
Ma i duecento euro non basteranno, dal momento, che nel parapiglia all’interno degli spogliatoi, c’è stato il danneggiamento di alcuni mobili, che la Narnese dovrà ricomprare.
A proposito di multe: alla Narnese ne è stata comminata un’altra per le intemperanze da parte dei suoi tifosi durante la partita di campionato, che l’opponeva domenica scorsa all’Ellera, partita condizionata dall’arbitro, almeno a detta di molti spettatori. In questo caso ben settecento euro: nessuno si deve dimenticare che questi sono campionati superdilettantistici e le società fanno fatica a mettere insieme il pranzo con la cena e far pagare simili somme significa affossarle.
Perché la seconda multa, allora? “Per comportamento particolarmente ingiurioso e minaccioso del pubblico nei confronti della terna arbitrale per l’intera durata della gara (Narnese – Ellera). Inoltre al quarantesimo del secondo tempo veniva lanciato in campo un ombrello, in direzione di un assistente dell’arbitro, che tuttavia non colpiva nessuno. La gara veniva momentaneamente sospesa per rimuovere tale oggetto. A fine gara venivano lanciati in direzione dell’arbitro e dei suoi assistenti una bibita in lattina e una bottiglia di plastica piena d’acqua che tuttavia non colpivano i citati tesserati”.
Manca solo di sapere le motivazioni che hanno fatto scattare la più sostanziosa squalifica comminata ad un giocatore della Narnese da almeno mezzo secolo: “Al termine della partita (Lama Narnese, semifinale di Coppa d’Eccellenza), Quondam si avvicinava ad un assistente dell’arbitro con fare minaccioso e lo insultava e minacciava ripetutamente. Subito dopo raggiungeva la zona spogliatoi e, quasi in preda ad un raptus, iniziava a colpire violentemente con calci e pugni le porte, i mobili e le suppellettili presenti provocando danni significativi agli stessi. L’azione era talmente veemente e creava tale scompiglio, che si rendeva necessario chiedere l’intervento dei carabinieri, i quali giungevano sul posto dopo circa un quarto d’ora. Il Quondam, in ogni caso, veniva portato con la forza dentro lo spogliatoio di sua pertinenza, da un tesserato della medesima squadra. Si fa obbligo alla Narnese di risarcire i danni cagionati dal proprio tesserato”.
Ma c’è anche un’appendice: tre giornate se le è conquistate domenica pure Zhar, che era in panchina: “espulso per doppia ammonizione, rivolgeva frase ingiuriosa nei confronti dell’arbitro”.
Come minimo la società chiederà che i due arbitri, Ceccaglini e Kandli, non incrocino più le strade della Narnese per il bene di tutti.