Il Palasport si farà entro questa consiliatura.
Lo ha riconfermato ieri Enrico Melasecche in un comunicato in cui fa il punto sullo stato dell’arte.
Il fatto nuovo che l’assessore sottolinea è il contributo che offrirà la Fondazione Carit.
“È con viva soddisfazione – scrive l’assessore – che accolgo per conto della Amministrazione comunale la decisione manifestata dalla Fondazione CARIT, che ringrazio sentitamente, di contribuire alla realizzazione del Palasport di Terni con un contributo di 2 milioni di euro come da nostra richiesta. Un ruolo attivo che contribuisce a far diventare la nostra città quella “Terni, dynamic, green, smart city”, la città media più attrattiva del Centro Italia, cui stiamo lavorando alacremente.”
LA TEMPISTICA
“Si tratta dell’opera più importante che verrà portata a termine in questa consiliatura – aggiunge Enrico Melasecche – ma con moltissime altre significative in cantiere, che comporta non solo la riqualificazione dell’area più importante della città a ridosso del centro storico, circa 7 ettari, contornata dal fiume Nera, Stadio Liberati, ferrovia Terni-Sulmona e Viale dello Stadio ma, altrove, la realizzazione del nuovo, fiammante Mattatoio, finalmente in regola, oltre potenzialmente anche di un piccolo polo dell’ortofrutta se il mercato manifesterà interesse ed energie adeguate, mettendo il Comune l’area a disposizione e ripetendo esattamente lo schema odierno.”
In proposito riproponiamo qui l’intervista che ci rilasciò, esattamente due mesi fa, l’assessore Melasecche nella quale anticipava un po’ di queste cose.
L’assessore sottolinea che verranno realizzate opere collaterali come piste ciclabili urbane ed extra urbane. L’ASM sposterà in altra sede il centro raccolta rifiuti.
“Opere complementari essenziali – conclude l’assessore Melasecche – sono i due sottopassi, in Viale dello Stadio e sotto la Ferrovia Terni-Sulmona, cui stiamo lavorando, oltre a parcheggi importanti, nuovi ed esistenti che metteremo in rete e che andranno a risolvere problemi di sempre rendendo quell’area finalmente permeabile, con i flussi di accesso in città monitorati e gestiti da una segnaletica luminosa, tecnologicamente all’avanguardia, gestita da un sistema centralizzato, come ormai avviene da anni nelle città più evolute.”