“Pur prendendo atto che ad oggi i lavori del tavolo non sono iniziati (e siamo ancora in attesa di una convocazione), voglio evidenziare che nel frattempo l’Assessore Piacenti D’Ubaldi nell’assemblea indetta dal CoSEC il 2 marzo, ha dichiarato, in presenza anche di rappresentanti del Comitato Commissari Mense, che l’Amministrazione Comunale intende mantenere aperte le cucine in loco ad oggi funzionanti. Questione che noi del Comitato Commissari Mense, ma non solo, da sempre chiediamo.”
E’ partendo da questo assunto che Patrizia Marinelli, presidente e portavoce del comitato commissari mense, intende prendere le distanze da quanti, COSEC , nei giorni scorsi hanno paventato iniziative (ricorsi al Tar) e dai politici le cui “polemiche sollevate sembrano proprio inopportune”.
Va detto che lo stesso COSEC ha poi smorzato le polemiche annunciando , sì, di valutare “l’eventualità di ricorrere al TAR” ma, precisando che “tale valutazione non inficia, in ogni caso, la volontà di portare avanti una collaborazione serena e costruttiva nell’ambito di un tavolo tecnico che coinvolga i comitati di gestione e che si richiede venga convocato in occasione delle decisioni in tema di refezione scolastica. ”
D’altra parte, però “è opportuno ricordare – aggiunge la Marinelli – che il tavolo chiesto ed ottenuto serve esclusivamente a decidere il destino delle mense scolastiche, NON PER DISCUTERE DEI SERVIZI EDUCATIVI COMUNALI.
Chiunque abbia interesse a discutere sul destino di tali servizi chieda l’apertura di un tavolo ad hoc come è stato fatto per la refezione scolastica,ma non usi questa occasione per cercare in tutti i modi di far sentire la sua voce.Il tavolo che si intende avviare serve solo, ripetiamo, per discutere insieme (furitori e amministrazione comunale) sul futuro della refezione scolastica”.
L’obbiettivo, quindi, per il comitato commissari mense, resta quello di mantenere le cucine in loco. “Quindi – ribadisce la Marinelli – è necessario aprire il tavolo prima possibile ed insistere in tale sede per il mantenimento delle cucine in loco. Pur comprendendo che ogni scenario individuato aprirebbe la necessaria e sacrosanta discussione, poco importa oggi scandalizzarsi di ipotesi di esternalizzazione della gestione delle mense in loco, in quanto già adesso avviene in gran parte a gestione indiretta. Riteniamo, invece, prioritario garantire la caratteristica principale dell’attuale servizio delle mense in loco, ovvero la sua qualità.”
“Dopo aver discusso, coi tempi dovuti, dei punti irrinunciabili del futuro servizio (cucine in loco, qualità degli alimenti, menù, stoviglie …) – conclude Patrizia Marinelli – e aver dato al capitolato d’appalto una valida forma, saranno avviati i necessari passaggi formali per l’approvazione da parte degli organi preposti (Giunta, Consiglio e sue commissioni). Solo nel caso ciò non avvenisse saremmo i primi ad invocare il rispetto delle procedure di legge, e allora sì che si potrebbe parlare di un sensato ricorso al TAR. Ma oggi, di fronte ad un atto di indirizzo così prodotto, di quale illegittimità stiamo parlando?”
La presa di posizione di Patrizia Marinelli è stata condivisa da Valeria Masiello, consigliere del PD a Palazzo Spada: ”
La salute, il benessere ed i servizi essenziali non possono non rappresentare un obiettivo condiviso e primario per il Partito Democratico di Terni e per questa Amministrazione”, ha scritto la Masiello, aggiungendo, “Il tavolo tecnico che sarà costituito per discutere sul servizio di refezione scolastica, servirà a tutti noi per lavorare meglio e per l’interesse comune attraverso suggerimenti e critiche costruttive.”