L’incertezza economica determinata dagli effetti della guerra in Ucraina, con il rallentamento della crescita e l’accentuazione dell’inflazione (che era già in netto aumento nell’ultimo trimestre 2021) a sopra l’8%, in abbinata a tassi di interesse che restano ancora contenuti, continuano a spingere il mercato immobiliare. In termini di numero di compravendite di immobili residenziali (fonte Agenzia delle Entrate) nel primo trimestre 2022 si è registrato +12% rispetto allo stesso trimestre 2021, mentre il non residenziale ha messo a segno +12,8%.
Dati che confermano come il ‘mattone’, soprattutto in momenti di alta inflazione e di incertezza, continui a rappresentare per gli italiani un solido ‘bene rifugio’. Anche se, a guardare bene i dati, qualche timore di stangata sui tassi di interesse comincia a serpeggiare e a tirare la crescita è il boom dell’erogazione dei mutui agli under 35, sostenuti dagli incentivi dello Stato.
Il quadro lo fornisce il report della Borsa Immobiliare dell’Umbria curato da Francesco Marco Maiotti, membro del Comitato per il Listino della Borsa immobiliare.
Il Centro Italia mostra un incremento delle transazioni degli immobili residenziali del 9,8% nei capoluoghi e del 15,2% nei non capoluoghi mentre, per quanto concerne l’Umbria, in attesa della diffusione degli specifici dati regionali, secondo le prime indicazioni dovrebbe muoversi sostanzialmente in linea con l’andamento del Centro.
Ma attenzione alla crescita dei tassi sui mutui. Si comincia a temere una stangata
“Tuttavia – osserva Maiotti – pur in un quadro di crescita delle transazioni immobiliari, qualche timore che la crescita dei tassi di interesse sui mutui si trasformi in una stangata inizia a trapelare. Come noto, la Bce (Banca Centrale europea) ha detto stop all’era del danaro gratis o quasi, annunciando un primo rialzo dei tassi di riferimento dello 0,25% a luglio ed un secondo della medesima entità a settembre. Il timore, al di là di questo annuncio – continua Maiotti – è che la corsa dell’inflazione possa portare a ulteriori e più consistenti rialzi dei tassi di riferimento della Bce”.
Quanto ai prezzi degli immobili, il componente del Comitato per il Listino della Borsa immobiliare dell’Umbria rileva che “sono stabili”, mentre a livello di erogazioni “dal Barometro Mutui di Crif emerge il boom dei mutui erogati ai giovani under 35, che sostengono da soli quasi l’intero comparto, salendo al 35,4% del totale grazie agli incentivi fiscali da parte dello Stato”.
Il report curato da Maiotti segnala poi che “la domanda di mutui immobiliari fa evidenziare una brusca frenata delle surroghe (- 56% rispetto al primo trimestre del 2021) ed oltre l’83% dei richiedenti predilige durate superiori ai 15 anni, con rate mensili di rimborso non eccessivamente impattanti rispetto al reddito disponibile.
Il ricorso al credito immobiliare – osserva Maiotti – quindi resta fondamentale per ogni italiano, che risparmia in tempi di crisi e investe storicamente nel bene ‘casa’ soprattutto se aiutato da sostegni, incentivi e sgravi fiscali, ad ulteriore conferma – se ce ne fosse bisogno – che ogni euro investito in politiche abitative di agevolazione alla casa rende almeno quattro volte in termini di in termini di ricchezza prodotta, fiscalità e miglior patrimonio abitativo. I vari bonus poi – anche se con qualche criticità – hanno fatto letteralmente decollare l’intero comparto edilizio sia nel 2021 che nel 2022. Segno evidente che la voglia di mattone è ancora molto forte e che, con interventi mirati di sostegno all’acquisto, la casa si conferma ancora un autentico volano dell’economia e spinge con il suo indotto un’intera filiera ben più ampia”.