DI GIANNI FERRI BONTEMPI, METEO CENTRO ITALIA
Dopo una seconda parte di agosto e un mese di settembre tipicamente autunnali con precipitazioni sparse e abbondanti e temperature leggermente al di sotto dei valori medi, ecco che la ‘crisi climatica’ torna a farsi sentire.
Sembrano parole forti ma in realtà narrano semplicemente l’attualità. L’Italia e più in generale il Mediterraneo centrale, come recentemente affermato dal ‘Sesto Rapporto di Valutazione dell’IPCC’, saranno tra le aree più colpite dai cambiamenti climatici e in particolare da una brusca diminuzione delle precipitazioni totali annue e da un aumento delle temperature medie senza precedenti, basti pensare che attualmente il Mediterraneo ha già fatto registrare un significativo +1.5°C sulla media annuale, mentre a livello globale siamo ancora a +1°C.
La prolungata fase anticiclonica che stiamo vivendo dagli inizi di ottobre si inserisce benissimo nello spaccato narratoci dall’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change).
Un paio di settimane stabili e miti all’interno del mese di ottobre possono rappresentare anche, per certi versi, la normalità, ma non se inserite in un contesto idrico annuale letteralmente disastroso e che di certo il solo mese di settembre non può aver ripianato.
La domanda allora è una: quando usciremo da questa situazione di stallo?
L’immagine sottostante ci mostra lo spaccato barico attuale. Come si evince dalla mappa (riferita al giorno venerdì 21 ottobre) la nostra penisola risulta essere sotto la continua influenza di un possente anticiclone di origine nord africana. Possiamo desumerlo molto semplicemente dai colori, in questo caso il rosso sta ad indicare due cose: la presenza di aria calda in quota (500 hpa = circa 5000 m s.l.m.) e la presenza di una vasta struttura altopressoria, in quanto i calori rappresentano anche i decametri d’aria presenti sulla colonna di quella determinata zona.
La situazione rimarrà tale anche nei giorni a venire, con una possibile parentesi piovosa sulle regioni settentrionali nell’arco del fine settimana, la quale non interesserà, o lo farà molto marginalmente con nuvolosità sparsa e qualche debole pioviggine, le regioni centrali.
A seguire il clima si stabilizzerà nuovamente sulla falsariga precedente, difficile dire fino a quando durerà ma molto probabilmente almeno fino alla fine del mese e forse anche oltre, fino alla prima settimana di novembre.