La Ternana comincia malissimo il suo campionato (come lo scorso anno quando perse 3-0 a Trapani) con una sconfitta meritatissima e una prestazione imbarazzante. Il Cittadella ha dominato in lungo e in largo, Litteri e Arrighini hanno fatto vedere i sorci verdi alla difesa rossoverde.
Pronti, via e la Ternana non sfrutta una punizione dal limite con Falletti (palla deviata in angolo).
Al 6° il Cittadella fa la prova del gol: Di Gennaro si supera su un colpo di testa di Litteri. Il quale Litteri, da buon ex, ci castiga al 10°: lascia sul posto Masi e dal fondo realizza un gol impossibile e spettacolare.
La reazione della Ternana si concretizza al 19° con Di Noia che dal limite lascia partire un bolide a mezz’altezza deviato in angolo prodigiosamente da Alfonso.
Al 22° è il Cittadella ad andare a un passo dal 2-0 con Arrighini che ipnotizza Masi (ritorno in campo da dimenticare, tanto che verrà sostituito ad inizio ripresa, da Contini) e lascia partire un diagonale che si spegne di pochissimo a lato.
Al 26° si rivede la Ternana con Petriccione la cui conclusione è di poco alta.
L’arbitro Pasqua sorvola su un fallo da rigore di Cason su Chiaretti e la Ternana resta in partita.
Ad inizio di ripresa lo scatenato Litteri sfiora la doppietta personale, la risposta di Di Gennaro è pronta.
Passano solo 4 minuti e il Cittadella raddoppia su azione d’angolo con un colpo di testa di Salvi.
Si rivede la Ternana con Falletti al 19°. Fa tutto benissimo ma la conclusione è debole e Alfonso blocca.
Tutto qui il secondo tempo della squadra di Carbone. Il Cittadella, invece, sfiora il 3-0 con il nuovo entrato Strizzolo: l’assist di Litteri (ancora lui) è al bacio e il suo tocco va fuori di un millimetro.
Finisce con i giocatori del Cittadella a festeggiare con i propri tifosi il primo posto in classifica , a punteggio pieno.
Per la Ternana la strada è subito in salita.
Nell’altro anticipo , il Bari ha vinto a Perugia per 1-0 grazie a un calcio di rigore trasformato da Maniero al 95° e concesso dall’arbitro per un fallo di mano di Del Prete che, nella circostanza, è stato anche espulso.