foto Augusto Bizzi
Grandissimo Alessio!! E’ il caso idi iniziare così il nostro articolo sulla prestazione di Alessio Foconi ai mondiali di Cina che ha trascinato la squadra azzurra alla conquista dell’oro a squadre, ripetendo il successo di un anno fa.
E battendo in finale gli Stati Uniti, quella rappresentativa nazionale che in Coppa del Mondo aveva sempre battuto gli azzurri nella stagione appena conclusa..
Oggi, però, non c’è stato nulla da fare perchè sulla pedana oltre alla classe degli altri azzurri c’era un Foconi in grande forma e, possiamo dire, trascinatore di tutto il terzetto azzurro.
Da segnalare che il Ct Cipressa proprio in extremis ha dovuto rinunciare ad Avola, infortunatosi, ed ha schierato Garozzo al fianco di Cassarà e di Foconi.
Gli azzurri sono giunti alla finalissima con gli Stati Uniti battendo la Corea del Sud ( 45-30, la Polonia (45-23 ) e l’Australia ( 45-34 ) mentre la nazionale a stelle e striscie è stata sconfitta con il punteggio di 45-34.
Complimenti alla squadra azzurra e un grazie ad Alessio Foconi che se ne torna a casa con due ori a coronamento di una stagione straordinaria che lo ha fatto balzare al primo posto nel ranking mondiale.
E tutto ciò per Terni deve essere un vanto!
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A seguire il comunicato ufficiale del Circolo della Scherma di Terni
Alessio Foconi non si accontenta del titolo iridato conquistato nell’individuale e guida i compagni anche sul gradino più alto della gara a squadre. Ai Mondiali di Wuxi, in Cina, il campione dell’Areonautica Militare cresciuto nel Circolo Scherma Terni dà sfoggio di grande concentrazione e classe cristallina nella finale contro i fortissimi statunitensi.Gli azzurri vi arrivano grazie al netto successo (45-30) contro la Corea del Sud e in precedenza grazie alle vittorie su Australia (45-34) e Polonia (45-23). Il quartetto italiano difendeva il titolo dello scorso anno a Lipsia conquistato proprio contro gli Stati Uniti (45-41 al termine di una finale combattutissima e vinta in rimonta). Ma gli americani vengono da una stagione che li ha visti dominatori in Coppa del Mondo e mai sconfitti. In più il ct Andrea Cipressa deve rinunciare a Giorgio Avola per un infortunio alla caviglia durante il riscaldamento e si affida quindi a Daniele Garozzo, Andrea Cassarà e naturalmente Alessio Foconi. Parte Cassarà contro Massialas e l’azzurro si porta sul 5-4. Poi tocca a Garozzo (che a Rio nel 2016 vinse proprio contro Massialas) ma Imboden rimonta (10-9). A questo punto tocca a Foconi che contro Chamley-Watson subisce subito un duro colpo di punta dell’americano sulla mano destra. Ma il ternano è in forma strepitosa, rimonta e chiude 15-14 riportando avanti l’Italia. Alessio torna in pedana nel quinto assalto, contro Massialas, e piazza il break che risulterà decisivo (25-20). Da questo momento in poi l’Italia resta in vantaggio fino alla fine. Garozzo incrementa il divario contro Chamley-Watson, poi tocca di nuovo a Foconi che chiude il suo Mondiale portandosi sul 35-28 contro Imboden. Cassarà tiene a distanza Chamley-Watson (40-31) mentre Garozzo piazza la stoccata decisiva che vale l’oro contro Massialas (45-34). Per l’Italia del fioretto a squadre maschile è il terzo oro mondiale consecutivo considerando quello del 2015 visto che nell’anno olimpico (2016) i Mondiali non si sono svolti. Per l’Italia della scherma un bilancio complessivo di 4 ori, 2 argenti e 1 bronzo. Per Alessio un bilancio personale di 2 medaglie d’oro. Due ori targati Circolo Scherma Terni per la gioia del presidente Alberto Tiberi: “Una grande Italia, nettamente più forte degli Usa in questa finale. Alessio ha fatto la differenza più volte. Quando ha portato la squadra sul +5 nel secondo assalto strepitoso contro Massialas. Ma soprattutto con il recupero nel primo assalto contro Chamley-Watson che ha acceso la miccia della squadra, partita poi come un treno. L’Italia ha battuto una squadra forte e conquistato un oro meraviglioso. Senza falsa modestia, devo dire che Alessio ha fatto la differenza”. Appuntamento per i Mondiali di scherma il prossimo anno a Budapest e grande attesa per il ritorno in Italia dell’eroe dei due mondi. Non ha gli occhi a mandorla, ma un chiaro accento ternano. E si chiama Alessio Foconi.