E’ Moni Ovadia il nuovo direttore del Terni Film Festival. A nominarlo è stata l’assemblea dei soci dell’Istess presieduta dal vescovo di Terni-Narni-Amelia, Mons. Francesco Antonio Soddu e il direttore Arnaldo Casali.
L’attore e musicista di origini bulgare è il primo non cattolico a guidare la kermesse dedicata al dialogo tra popoli e religioni, il cui presidente onorario è il regista polacco Krzysztof Zanussi.
Ovadia, che ha dedicato gran parte della sua vita al recupero e alla rielaborazione del patrimonio artistico, letterario, religioso e musicale degli ebrei dell’Europa orientale, succede all’attore e regista ternano Riccardo Leonelli e sarà affiancato da Lucrezia Proietti come direttrice organizzativa e Claudio Botosso come direttore artistico di Istess Cinema.
Noto per le sue posizioni pacifiste sia riguardo alla questione palestinese sia riguardo alla guerra in Ucraina, ha partecipato recentemente all’evento “Pace proibita” organizzato da Michele Santoro in cui ha affiancato, tra gli altri, il direttore di “Avvenire” Marco Tarquinio.
Moni Ovadia
Nato a Plodviv, in Bulgaria, nel 1946 da una famiglia di ascendenza ebrea sefardita, si è trasferito ancora bambino a Milano, dove si è laureato in Scienze politiche.
Ha debuttato negli anni ’70 come violinista, chitarrista e trombettista del gruppo folk Ensemble Havadià, mentre come attore ha esordito a teatro nel 1984. Negli anni ’90 si afferma come il più importante divulgatore in italiana di musica klezmer e lingua yiddish.
Tra i suoi libri L’ebreo che ride. L’umorismo ebraico in otto lezioni e duecento storielle (1998), Difendere Dio (2009), Binario 21 (2010), Il conto dell’Ultima cena (2010).
Al cinema ha curato la colonna sonora di Senza pelle di Alessandro D’Alatri e interpretato – tra gli altri – Caro diario di Nanni Moretti, Facciamo Paradiso di Mario Monicelli e Il diritto alla felicità di Claudio Rossi Massimi.
Dal 2020 è direttore artistico del Teatro Comunale di Ferrara.