Domani alle 12 sarà pubblicata la doppia nomina di monsignor Vincenzo Paglia, già assistente ecclesiastico della Comunità di Sant’Egidio e vescovo della diocesi di Terni, attualmente presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, a presidente della Pontificia Accademia per la vita e a gran cancelliere del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli studi su matrimonio e famiglia.
Quest’ultimo incarico è attualmente ricoperto dal cardinale vicario di Roma Agostino Vallini, in qualità di gran cancelliere della Pontificia Università Lateranense, che è in procinto di andare in pensione.
Alla Pontificia Accademia per la vita, invece, Paglia sostituirà monsignor Ignacio Carrasco de Paula, vescovo spagnolo dell’Opus Dei, che il prossimo 25 ottobre compirà 79 anni.
Dopo essere stato vescovo di Terni-Narni-Amelia dal 2000 al 2012, Paglia è stato chiamato da Benedetto XVI a guidare il Pontificio Consiglio per la famiglia. Dicastero, però, che cesserà la sua attività dal 1 settembre in quanto Papa Francesco ha già istituito un nuovo organismo denominato, laici, famiglia e vita e che assorbirà le competenze del Pontificio consiglio per i laici.
La Pontificia Accademia per la vita sarà connessa con questo dicastero istituito da Bergoglio che, tra le sue competenze, ha quello di sostenere e coordinare iniziative in favore della procreazione responsabile, come pure per la tutela della vita umana dal suo concepimento fino al suo termine naturale, tenendo presenti i bisogni della persona nelle diverse fasi evolutive; promuovere e incoraggiare le organizzazioni e associazioni che aiutano la donna e la famiglia ad accogliere e custodire il dono della vita, specialmente nel caso di gravidanze difficili, e a prevenire il ricorso all’aborto. Sostenere altresì programmi e iniziative volti ad aiutare le donne che avessero abortito.
Per Mons. Paglia sono lontanissimi i tempi del coinvolgimento nell’inchiesta giudiziaria sulla compravendita del castello San Girolamo di Narni da parte della diocesi di Terni. Inchiesta, peraltro, dalla quale è uscito indenne essendo stata la sua posizione archiviata dalla procura di Terni nel settembre dello scorso anno.