“Faremo indagini a 360 gradi senza avere costruzioni o pregiudizi però noto una certa pressione su di noi e questo francamente non ci aiuta”.
Lo ha detto il Procuratore della Repubblica di Terni, Alberto Liguori, agli operatori dell’informazione durante un conferenza stampa che si è svolta presso il comando provinciale dei carabinieri, per fare il punto sulle indagini realative al decesso di Maria Chiara Previtali, avvenuto ad Amelia durante la notte fra il 9 e il 10 ottobre.
“Le ipotesi di lavoro sulle quali stiamo lavorando , lo sapete bene, sono omissione di soccorso (sarebbe l’accusa mossa al fidanzato di Maria Chiara, ndr)) , omicidio preterintenzionale, immagino morte come conseguenza di altro delitto. Sono tutte ipotesi di lavoro che hanno bisogno di una lettura ragionata e non istintiva dei fatti. Va fatta una riflessione a freddo mai come questa volta.Abbiamo necessità di esami specialistici per i quali stiamo per conferire il mandato”.
“Vogliamo vedere se questa ragazza ha festeggiato e dove, se è stata una festa o uno shopping, le persone che ha incontrato”.
“C’è un clima di tensione nel territorio che sta salendo – ha sottolineato il Procuratore – ma non si deve tradurre in un clima irrespirabile. C’è un territorio che si sta preoccupando, Terni e provincia hanno questa problematica (dello spaccio, ndr)” ma questo tragico evento di Amelia secondo Liguori “è isolato, è scollegato” da quello in cui sono morti due adolescenti a Terni (Flavio Presuttari e Gianluca Alonzi).
Le indagini in corso tendono a scoprire dove è stata acquistata,e da chi, la sostanza stupefacente che ha ucciso Maria Chiara. Droga che potrebbe essere stata un regalo di compleanno.
Il Procuratore ha poi sottolineato come il destino si sia accanito nei confronti di questa ragazza: ” sembra fatto apposta, né un giorno prima né un giorno dopo, né la settimana dopo, non è mai il giorno giusto ma proprio il giorno del compleanno è qualcosa che ti lascia il segno. Pensate ai poveri genitori, cosa stanno provando, come ricordare questo giorno da qui in avanti, come il compleanno o come la morte di questa ragazza, sembra la sceneggiatura di un film”.
Tornando alle indagini il procuratore ha detto che “noi andremo fino in fondo, non molleremo ma nel rispetto delle garanzie che spettano ai sospettati, agli indiziati. Dedicheremo tutto il nostro tempo, tutte le nostre risorse di cui abbiamo disponibilità per capire meglio e spiegare agli altri meglio cosa è successo”.
“Non ci bastava il Covid – ha detto ancora il Procuratore – qualcuno ha pensato di fare un regalo ulteriore alla comunità di Terni, noi non faremo gli sceriffi, non faremo i vendicatori sociali ma il nostro lavoro. Arriveremo piano , implacabili lì dove bisogna arrivare. E’ questione di tempo ma ne usciremo comunque. Non siamo giustizieri ma faremo giustizia”.
Il comandante provinciale dei carabinieri di Terni, il colonnello Davide Milano, ha assicurato che le indagini vanno avanti con il massimo impegno per assicurare alla giustizia i responsabili della morte di Maria Chiara.
LA CONFERENZA STAMPA INTEGRALE DEL PROCURATORE ALBERTO LIGUORI
CI SCUSIAMO PER LA QUALITA’ DELL’AUDIO CON IL PROCURATORE E CON GLI ASCOLTATORI
تم النشر بواسطة Terni in Rete في الاثنين، ١٢ أكتوبر ٢٠٢٠