Gara anonima, per Danilo Petrucci, che nel Gran Premio della Thailandia arriva al traguardo nella stessa posizione in cui era partito: 9°. Non che nei 26 giri della gara non sia successo nulla, ma il ternano non è mai riuscito ad essere abbastanza vicino al gruppo di testa per potersi giocare la Top 5.
La partenza, come (troppo) spesso accade, non è stata delle migliori, ma Petrux è comunque riuscito a recuperare posizioni in fretta fino all’8° piazza. Nel farlo Danilo ha sfruttato anche gli errori del compagno in Pramac, Jack Miller, e la caduta di Dani Pedrosa, scivolato mentre spingeva per agguantare i primi tre del gruppo (Rossi, Marquez e Dovizioso). Da lì è cominciata una battaglia con Bautista (8°), Andrea Iannone (11°) e lo stesso Miller (10°), che ha consegnato al pilota di Terni la 9° piazza. Il risultato delude le aspettative, considerando la 2° posizione di Dovizioso e soprattutto l’8° di Bautista, che guida una Ducati clienti. La classifica fortunatamente non ne ha risentito: Petrux è 7°, a soli due punti di Crutchlow e a 4 dall’infortunato Lorenzo. A parte i numeri, però, servirà fare di più, soprattutto in previsione della prossima stagione da ufficiale.
«È stata una gara abbastanza difficile per me» ha commentato Danilo a fine corsa, spiegando «Purtroppo partire in terza fila mi ha penalizzato soprattutto nei primi giri. Con questa temperatura era importante gestire la gara ma ho dovuto sempre spingere. Alla fine sono riuscito a passare sia Iannone che Jack ma ho perso dei punti su Zarco e Crutchlow. L’obiettivo per il Giappone? La prima cosa è fare una buona qualifica».
In testa si consuma l’ennesimo duello da brivido tra Marc Marquez (1°) e Andrea Dovizioso (2°), vinto al fotofinish questa volta dal folletto spagnolo. Dopo una prima metà gara di studio, i due si sono sopravanzati più volte a vicenda, fino alla fatidica ultima curva: l’italiano ha provato il tutto per tutto buttandosi all’interno dell’avversario; il campione del mondo però gli ha restituito pan per focaccia, infilandolo nuovamente mentre Dovi andava lungo. Il pubblico ha ringraziato per lo spettacolo; un po’ meno il campionato, che vede ormai lo spagnolo con 77 punti di vantaggio.
Buona gara anche per le Yamaha, con Rossi (4° al traguardo) in lotta con i primi all’inizio, ma poi sopravanzato da Viñales (3°) nel finale. La casa dei tre diapason sembra ancora indietro rispetto alle rivali, ma ha ridato ai piloti la possibilità di giocarsi il podio. In attesa di ulteriori miglioramenti per il Gp di casa, in Giappone, il prossimo 21 Ottobre.
(Giulio Sacco)