In attesa che si riaccendano i motori del Motomondiale, ci ha pensato uno dei suoi più illustri protagonisti ad infiammare prematuramente gli animi dei tifosi con una polemica via Twitter che coinvolge il nostro Danilo Petrucci.
Jorge Lorenzo ha infatti punzecchiato il pilota ternano (che lo ha sostituito alla guida della Ducati ufficiale per il 2019), rispondendo alle parole del suo manager, Alberto Vergani, che ha dichiarato a Corsedimoto.com: «Danilo non ha ancora vinto un Gp, ma Jorge ha preso 25 milioni in due anni: la differenza tra loro è questa». Il maiorchino, ora pilota Honda, non l’ha presa bene e ha colto l’occasione per elencare sul suo profilo Twitter i numeri del suo palmares: «Beh, in realtà ha ragione il suo manager» ha scritto ironicamente «se ignoriamo i 5 titoli, le 68 vittorie e i 146 podi non ci sonno differenze». È questa infatti – al momento – la distanza tra la bacheca di Petrux (che ha all’attivo 6 podi in MotoGp, ma nessun successo) e Lorenzo, che vanta invece – oltre ai mondiali e alle gare vinte – 152 piazzamenti sul podio.
Ma è tutto oro ciò che luccica? Certo, perdere un top driver come Lorenzo non è mai positivo, ma – a ben guardare – l’eredità che il maiorchino lascia a Petrucci in Ducati non è poi così pesante: in due anni in sella alla Desmosedici ufficiale, lo spagnolo ha racimolato 271 punti totali, 4 piazzamenti sul podio e tre vittorie – ottenute, peraltro, quando ormai la casa di Borgo Panigale aveva già deciso di sostituirlo. Nello stesso arco di tempo – e con il team satellite Pramac – Danilo ha portato a casa 268 punti e 5 podi, sfiorando in diverse gare la vittoria. Non solo; gli stessi piazzamenti nella classifica finale sono analoghi: nel 2017 Lorenzo è arrivato 7°, giusto una posizione davanti a Petrux (8°), che però lo ha scavalcato nel 2018 (con il ternano 8° e il maiorchino 9°). Considerando questi numeri, il distacco tra i due si fa davvero esiguo: Lorenzo ha un vantaggio virtuale di 3 punti e 3 vittorie. Con la differenza – non irrilevante – che Danilo i risultati li ha ottenuti in un team satellite.
Dopo aver “aggiornato” i conti, ha dunque ragione Vergani? L’unica differenza tra Petrucci e Lorenzo in Ducati è stato solo lo stipendio (qualche migliaio di € per il primo e 25 milioni per il secondo)? Non proprio: da quando si è adattato alla Desmosedici, infatti, il maiorchino ha dimostrato – sia in gara, sia durante la pole position – di essere in grado di lottare stabilmente per il vertice, alla pari di Andrea Dovizioso. Danilo, al contrario, ha tutto da dimostrare. Ha dato prova della sua velocità, specialmente sul bagnato, ma dovrà imparare ad essere costante nell’intera stagione e per tutti i giri di gara – al proposito si sta già allenando per riuscire a gestire meglio il consumo degli pneumatici. Il futuro è tutto nelle sue mani, e solo la pista ci dirà chi davvero aveva ragione.
(Giulio Sacco)