Non è iniziato col piede giusto il weekend di Danilo Petrucci sul circuito di casa (Misano). Il pilota ternano, che abita ora vicino alla pista romagnola, già dal venerdì non è riuscito a sfruttare il potenziale della moto – incorrendo anche in una caduta – e nelle qualifiche è stato eliminato alla tagliola della Q1.
Una 15° posizione per lui che non lo soddisfa, dato che sul circuito prediletto puntava a ridurre il gap dalle Ducati ufficiali, che nelle ultime gare aveva pesato. Obiettivo mancato: è vero che il compagno nel team Pramac (Redding) è solo 18°, ma Hector Barbera ha agguantato la Q2 (11° posto finale) con la Desmosedici del 2014 – Danilo ha quella del 2015 – e gli ufficiali si sono piazzati 5° (Pirro) e 6° (Dovizioso). Una delusione, considerando l’assenza dell’infortunato Iannone, che poteva consentire a Petrux di essere il primo delle Ducati.
In testa torna dopo un periodo di appannamento Jorge Lorenzo, che fa segnare una pole position granitica davanti all’idolo di casa Rossi (2°). Il Dottore ha mostrato un passo invidiabile, ma il compagno spagnolo – per oggi – ha avuto qualcosa in più (e 3 decimi in meno sul tempo finale). Valentino può comunque consolarsi in ottica iridata: il capoclassifica Marquez è solo 4° – dietro a Viñales, che si riconferma con la Suzuki pilota di vertice – e domani l’italiano potrebbe rosicchiargli altri punti, come accade ormai da 3 gare. Solo 7° Cal Crutchlow (fresco di vittoria e 2° posto nelle ultime due gare), comunque davanti all’altra Honda di Pedrosa (8°).
Per la gara le possibilità di pioggia sono basse, ma nonostante questo Petrucci proverà a rimontare, sfruttando il sostegno del pubblico e l’entusiasmo per un appuntamento che attendeva da tempo. Per l’occasione Danilo indosserà un casco per esternare la sua solidarietà e la sua vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto in cui sono raffigurate la mano di un vigile del fuoco e quelle di una persona che chiede aiuto e con la scritta “Scossi ma uniti”.
(Giulio Sacco)