È stato di nuovo tra i protagonisti, Danilo Petrucci, che anche nel Gran Premio di Barcellona ha lottato come un leone nella prima metà di gara, contendendo ai rivali le posizioni che contano. Gli manca però ancora l’ultimo step: riuscire a tenere il passo fino alla bandiera a scacchi, mentre oggi – e, purtroppo, non è una novità – ha sofferto di usura gomme nel finale.
Già la partenza non sembrava perfetta, visto che Petrux è passato dal 6° posto (da cui partiva) all’8° già dopo la prima curva. Nulla di insormontabile – intendiamoci – ma essere sempre costretto a rimontare dal basso è un handicap per le gomme, che vengono stressate maggiormente in occasione dei sorpassi. Da lì Danilo ha recuperato diverse posizioni, sfruttando anche la caduta di Andrea Dovizioso (che ha buttato un 3° posto e – probabilmente – le residue chance di vincere il titolo mondiale), fino a ritrovarsi 4°. Dopo questo sforzo però il ternano ha pagato l’eccessivo consumo degli pneumatici e ha subito nel finale i sorpassi di Cal Crutchlow (4°), Pedrosa (5°), Viñales (6°) e Zarco (7°). L’8° posto finale non è assolutamente da buttare – anzi, gli vale il 5° posto in classifica generale – ma soprattutto pensando alla prossima stagione da ufficiale deve cercare di risolvere questi problemi. Danilo comunque rimane positivo e guarda il bicchiere mezzo pieno: «Sono soddisfatto per quello che ho fatto nei primi giri. Sono stato con Pedrosa cercando di gestire la ruota posteriore poi ho iniziato ad avere un problema con la ruota anteriore perché non riuscivo a frenare forte. Ero convinto di poter fare Top 5 ma sono comunque contento perché sono 5° in classifica» ha dichiarato al termine della corsa.
Là davanti possiamo oramai celebrare il ritorno di Jorge Lorenzo, che dopo la vittoria del Mugello mette le mani anche sul Gp di casa, con il suo solito successo in solitaria. Da quando ha provato la nuova sella Ducati, il maiorchino ha cambiato marcia e potrebbe essere il vero protagonista in questa seconda parte di stagione. Dietro di lui il campione in carica Marc Marquez, che col 2° posto taglia fuori dai giochi per il mondiale Dovizioso (caduto nel tentativo di reggere il ritmo dell’hondista e del compagno) e allontana ancora il 2° nella classifica, Valentino Rossi. Il Dottore, 3° al traguardo, ha ora un ritardo di 27 lunghezze dallo spagnolo, ma il suo piazzamento vale quanto una vittoria: a 39 anni e con una Yamaha in crisi nera (si pensi ai magri risultati di Viñales, 6°, e Zarco, 7°) è ancora l’unico a rimanere a galla.
Con un Marquez sempre più leader della classifica e un Jorge Lorenzo riesumato (ora ha gli stessi punti – 66 – di Dovizioso) si attende il prossimo appuntamento, il primo Luglio, sul circuito olandese di Assen. Un circuito amato da Petrucci, che lo scorso anno arrivò secondo dietro a Valentino Rossi: la pioggia e l’amore per quel tracciato potrebbero dare una mano a Danilo, che ha promesso una vittoria al team Pramac prima dell’addio a fine anno. La speranza è che possa mantenere già lì la parola.
(Giulio Sacco)