La MotoGp è ancora in piena sosta invernale, ma mentre i tifosi già pregustano l’avvio della stagione 2018 qualcuno già pensa al 2019. Nello specifico, il nostro Danilo Petrucci, che intervistato dalla Gazzetta dello sport ha parlato dei suoi progetti futuri e delle speranze per il prossimo campionato.
Tra le notizie shock, balza all’occhio – guardando la figura stessa di Danilo – l’evidente calo di peso, che il pilota di Terni ammette candidamente: «È vero. L’altro giorno mi sono pesato: sono 4 chili sotto il limite 2017. Questo mese ho evitato la carne, mangiato solo verdure, ho stressato un po’ il corpo. Il mio preparatore era convinto che non avrei resistito; ma a Natale mio fratello Frankie è tornato in ospedale per il piede, io ho saltato tutti i cenoni e ci ho dato dentro: non mi sono mai sentito meglio!». Una preparazione meticolosa, che dimostra la determinazione di Petrux a migliorare ancora in questa stagione.
La vera bomba, però, riguarda il mercato (entrato già nel vivo, in modo alquanto prematuro): «Ho letto sulla Gazzetta che sono già licenziato, che arriverà Bagnaia al mio posto» ha ironizzato il ternano. Ma nemmeno troppo: «A parte gli scherzi, Paolo Campinoti [proprietario del team Pramac; n.d.r.] e io ne eravamo già coscienti: lui mi ha tirato fuori dagli inferi, ma sapevamo che questo sarebbe stato l’ultimo anno assieme; il ciclo si sta completando. È anche il senso del progetto Pramac. Io ho un contratto con Ducati, ho un’opzione che scade a giugno per entrare nel team ufficiale, altrimenti sarò libero». Una vera bordata, a cui aggiungere una (amara) considerazione: «Credo che tutto si deciderà alle prime gare e non trovo sia molto giusto: se firmi dopo 3 Gp, gli altri 15 li corri con una motivazione diversa». Se la “promozione” al team ufficiale – comunque non improbabile, se Lorenzo dovesse seguitare con le pessime prestazioni del 2017 – non dovesse arrivare, le alternative più credibili sono Ktm e Aprilia. Per quanto riguarda la casa italiana, per Danilo si tratterebbe di un ritorno a casa dopo gli anni (non proprio ricchi di soddisfazioni, per la verità) con il team Ioda.
Molto però – non serve nascondersi – dipenderà dai risultati; e anche lì Petrux ha le idee ben chiare: «Vorrei ripetere nel bene quanto mi è riuscito nel 2017, ma con meno bassi» ha ammesso «Ci sono state gare nelle quali non capivo i problemi che il mio stile di guida causava. A me piace guidare di traverso, ma le Michelin sono delicate e l’ho pagata. Un anno fa ero preoccupato non sapendo se sarei riuscito a fare quel passo necessario per essere tra i migliori. Ora lo sono molto meno. Non mi metto tra chi può vincere il Mondiale, ma vorrei conquistare quella vittoria sfiorata due volte…».
Non manca infine un pensiero generoso per la sua città, Terni, in cui è da poco tornato ad abitare: «Sto pensando a una pista cross qui a Terni» ha svelato, aggiungendo: «Sarebbe un buon affare, siamo tra Toscana, Marche e Lazio. E vorrei lavorare con i bambini, comprare 7-8 moto, andare nelle scuole, creare un progetto. La moto costa, non è come un paio di scarpe da calcio e via: vorrei dare una mano. Ne avevo parlato in Comune due anni fa, ma c’era il problema dell’acciaieria; ora i tempi sembrano più maturi». Un pensiero generoso da parte di chi, col suo lavoro, già di per sé dispensa gioia e speranza; cercando di realizzare il suo sogno nel cassetto e accendendo i sogni dei suoi tanti tifosi.
(Giulio Sacco)