Sono andate peggio del previsto, le qualifiche di Danilo Petrucci, che conquista solo la 7° piazza sulla pista del Qatar in cui lo scorso anno era partito in prima fila (3°). Il ternano sarà chiamato a una rimonta domani, ma nonostante tutto ci sono segnali incoraggianti.
Quello più evidente è l’ottima prestazione fatta registrare da entrambe le Ducati nelle ultime prove libere, con Petrux 1° davanti di pochi millesimi al compagno Dovizioso. Nella caccia alla pole, purtroppo, il risultato è stato diverso, ma il modo in cui è arrivato non è certo sconfortante: sin dall’inizio della Q2 il campione del mondo Marc Marquez si è agganciato alla ruota posteriore di Danilo, nella speranza di sfruttare il suo traino. Per non dare un vantaggio all’avversario, il ternano non ha spinto da subito, dando inizio ad una lunga melina col folletto di Cervera. Solo negli ultimi minuti disponibili si è lanciato per un unico giro buono, che gli è valso la terza fila – mentre Marquez, con la sua scia, ha agguantato la 3° piazza. Missione fallita, verrebbe da dire; eppure vedere il campione in carica marcare Petrucci a uomo può significare molto, in termini di rispetto e aspettative degli avversari su di lui. Tradotto: potrebbe essere anche lui della gara domani.
È rimasto fiducioso anche Danilo, che a fine sessione ha dichiarato: «Guardando al lato positivo, in FP4 siamo stati molto veloci e questo mi rende ottimista. Le sensazioni in sella erano davvero buone, tanto che ho realizzato il mio miglior tempo a fine sessione. Il nostro obiettivo tuttavia era quello di qualificarci nelle prime due file e purtroppo ci è sfuggito, anche se davvero di poco». Non è mancato un riferimento alle “attenzioni” speciali di Marquez: «Ho fatto solo due giri perché Marc si “curava” molto di me e non sono riuscito a fare un giro abbastanza sereno con lui dietro. Non sono riuscito a fare un giro come avrei voluto, e questo complica un po’ i nostri piani ma rappresenterà una motivazione in più per la gara: sarà fondamentale partire bene ma sono fiducioso, visto il nostro passo. Ci sono tanti avversarsi competitivi, la gestione delle gomme farà la differenza e dovremo essere molto bravi anche da questo punto di vista» ha concluso.
In testa si ripropone Maverick Viñales, spesso in forma in Qatar e reduce da ottimi risultati nei test. La sua pole position in 1’53”5 ridà fiducia alla Yamaha, competitiva anche col debuttante Quartararo (5°) ma non ancora a posto con Valentino Rossi, finito fuori in Q1 e relegato in 14° piazza. Il Dottore non è riuscito a trovare il giusto setting per sfruttare la sua moto e va incontro ad una gara difficile dalla 5° fila, così come il rivale Jorge Lorenzo, 15° alla prima qualifica con la Honda. Non ha invece tradito le previsioni della vigilia Andrea Dovizioso, 2° ad un solo decimo dal battistrada. Il ducatista si piazza meglio della passata stagione (scattava 5°), quando poi vinse la corsa, facendo sognare i tifosi della rossa, che posso festeggiare anche l’ottimo piazzamento di Jack Miller (team Pramac), 4°.
Detto dell’onesto 6° posto di Cal Crutchlow, deludono le Suzuki, che si erano messe in mostra durante i test: Alex Rins è 10°, il neo-acquisto Joan Mir 11°. Domani il via della gara dalle 18:00, ora italiana.
(Giulio Sacco)