ll comitato di protesta di Nera Montoro si è presentato al Consiglio Comunale di Narni molto agguerrito: non vogliono altri biodigestori nel comune di Narni e per questo hanno effettuato una forte pressione sui consiglieri riuniti l’altra sera per votare un ordine giorno sulla questione. I quali consiglieri hanno subito risposto affermando che non c’è più posto per alcun impianto di biodigestione e approvando un ordine del giorno all’unanimità. Il Consiglio Comunale ha anche dato mandato al sindaco di farsi interprete presso la Regione della necessità di approvare una legge che regoli gli impianti puzzolenti.
Con un problema: il comune di Narni non rilascia le autorizzazioni per quegli impianti che sono cose di pertinenza della sola Regione. Insomma, non c’è alcuna possibilità di bloccare alcunché. L’unica vera arma del Comune è l’Arpa che l’ha qualche volta usata in maniera disorganica nel tempo, senza richiedere l’inflessibilità necessaria. Per dire: l’impegno per disinnescare la gran puzza fuori del biodigestore di Nera Montoro è stato solo dopo le “barricate” dei cittadini, anche se tutti la puzza la sentivano in maniera asfissiante. Stesso discorso delle cisterne di Fabbrucciano. Certo, rimanendo così le cose, quelli del comitato hanno ragione da vendere perché lo sanno che poi tutti i disagi ricadranno su di loro senza un vero riconoscimento del “danno” odorigeno. Rimangono sul piatto, irrisolti, due aspetti: la mancanza di produzione elettrica che il biodigestore garantisce ed anche il corretto smaltimento dei liquami animali, che in più casi vengono riversati, senza tanti complimenti, nei fiumi, specie nei giorni di grandi piovosità.
Narni, il consiglio comunale vota un ordine del giorno contrario alla realizzazione di nuovi biodigestori nel territorio