La questione del canile di Narni si ingarbuglia sempre di più: prima l’ispezione dei Nas, con alcune norme da ottemperare, poi almeno a quanto sembra, la riapertura della struttura dopo una veloce ed efficiente rimessa in sesto, struttura che ospita oltre trecento cani. Affermano, quelli del Comune di Narni, per bocca del vicesindaco Marco Mercuri, che l’impianto nuovo, quello situato nella Conca Ternana è ormai praticamente ultimato e tra poco vi sarà una diversa visione di quel particolare problema, che risolverà le “tensioni” narnesi, lasciando agli altri comuni la responsabilità di risolverseli in maniera diretta.
In visita al canile di Narni, che si chiama Dog Paradise, è andato anche il deputato dei Cinque Stelle Paolo Bernini: al Movimento Cinque Stelle sembra che vi sia una scarsa propensione, tutta da dimostrare, all’affidamento, un comportamento che è sempre aleggiato sopra strutture di quel genere
Dicono i consiglieri Gianfranco Chieruzzi e Romano Banella: “Considerando che da pochi mesi la stessa struttura ospita in convenzione con il Comune di Amelia circa 40 cani, con un impegno di spesa di € 40.000 per l’anno in corso e € 50.000 per l’anno prossimo, il M5S di Amelia ha presentato un’interrogazione urgente per chiedere se:
* oltre al criterio del massimo ribasso, siano state fatte verifiche ed indagini preliminari, per scelta di questa struttura;
* se sia stata effettuata un’ispezione a posteriori della stessa per accertarsi del benessere e dello stato di salute degli animali affidati ed il rispetto della legge da personale dell’amministrazione comunale;
* Se è disponibile, presso gli uffici del nostro comune, una copia dello stato di salute dei cani;
* Se, alla luce degli elementi emersi, si ha l’intenzione di annullare tale convenzione;
* quali misure si intendono prendere per una corretta gestione dei cani del Comune di Amelia che oltre a tenere conto della spesa sulle casse del Comune sia almeno in grado di dare a questi animali una esistenza dignitosa secondo gli standard minimi di legge.
Ribadiamo ancora una volta come già fatto in Commissione:
* la necessita di introdurre, in accordo con gli altri sindaci del territorio e con il servizio veterinario dell’Usl e i veterinari stessi e le associazioni, misure di prevenzione del fenomeno dell’abbandono di cani tramite campagne di sensibilizzazione, chippatura dei cani e sterilizzazione anche prevedendo delle forme di agevolazione ed aumentando i controlli;
* la opportunità di affrontare la questione del randagismo, non solamente con politiche passive, orientate peraltro al massimo risparmio economico, ma con politiche attive di ricerca di una soluzione alternativa a quella del canile per queste povere bestie favorendo ed incentivando l’affidamento e non lo “sfruttamento” come se fossero delle mere risorse economiche.
Come meet up del M5S di Amelia, auspichiamo la revoca della concessione e garantiamo da subito la massima collaborazione nella ricerca di strutture adeguate.
Sul canile di Narni era intervenuto anche il M5S di Narni:”dopo un sopralluogo informale, sulla condizione del canile di Schifanoia sono state avvertite le forze dell’ordine in merito alle presunte violazioni delle norme regionali.
Una semplice denuncia, un invito a verificare la situazione del canile di Narni, è bastato questo per far emerge un quadro piuttosto grave.
Ricordiamo – scrive il M5S narnese – che già nel maggio 2016 il nostro Meetup aveva denunciato l’estrema difformità
nei tempi e nelle modalità di finanziamento che l’Amministrazione comunale, da ormai almeno 2 legislature, stava portando avanti in merito ai lavori del nuovo canile.
Proprio la mancanza di un canile municipale ha fatto sì che il Comune deve avvalersi di strutture private, che continuano a ricevere soldi dei contribuenti che potrebbe essere invece utilizzati per innumerevoli servizi.
Il compito di queste strutture è di prendersi cura dei loro ospiti ed incentivare le adozioni allo scopo di diminuire il sovraffollamento nelle strutture stesse, migliorare il benessere degli animali, e limitare i costi del randagismo a carico delle casse comunali. Circa 3€ al giorno ad animale per una media di 250 cani, pari a quasi 20.000 € /mese.
Non spetta a noi giudicare le modalità di mantenimento adottate all’interno del canile – conclude la nota del M5S di Narni – tanto meno dare giudizio su operati che a primo impatto potrebbero prefigurarsi come irregolari, ma di fronte alla palese noncuranza dell’amministrazione, a seguito delle segnalazioni ricevute, il nostro impegno è e sarà sempre quello di vigilare su qualsiasi tematica che leda la dignità di qualsiasi essere vivente e che tracimi in sperpero di denaro pubblico favorendo troppo spesso business illegittimi.