Era prevista da tempo: però vedere l’Alcantara, la più grande fabbrica chimica della regione, affannarsi nel proprio mercato, fa un po’ effetto. Ci saranno una quindicina di giorni di cassa integrazione, con la speranza che siano sufficienti a smaltire l’eccesso di produzione dello stabilimento di Nera Montoro. Insomma, la fabbrica deve produrre di meno perché il suo mercato è stranamente fiacco, anche se si tratta del segmento del lusso, tradizionalmente avulso da qualsiasi forma di crisi ciclica.
Ma non è solo la cassa integrazione a preoccupare lavoratori e sindacati: al 31 dicembre non sono stati rinnovati 32 contratti a termine e, con ogni probabilità, altri 37, in scadenza da qui a poco, subiranno la stessa sorte. Come dire, quasi il 10% della forza lavoro di Alcantara, tutti giovani e giovanissimi, tutti con mutui e famiglia sulle spalle.
Il management comunque è fortemente orientato a mantenere la barra nella stessa direzione aziendale con un occhio preoccupato verso un mercato che non sembra essere più reattivo come un tempo e convinti che la soluzione sia solo nell’affinare produttività e competitività.