“Il “parco” delle Mole è chiuso? Il sole lo prendiamo lungo il Nera verso Stifone”.
Nessuno dei visitatori richiamati dalla bellezza del luogo si è perso d’animo alla necessaria chiusura dello specchio d’acqua: è bastato guardarsi indietro per trovare altri posti bellissimi dove poter passare qualche ora in riva al Nera, per un po’ di refrigerio.
Così c’è stato un vorticoso passa parola per trovare altri luoghi da sogno, per quello che potrebbe diventare un grande parco lungo quasi due chilometri, senza limitarsi alla pozza d’acqua delle Mole.
Il sindaco di Narni Francesco De Rebotti è stato obbligato, su indicazione dell’Enel, a vietare categoricamente la possibilità di fare un bagno in quello specchio d’acqua così incantato. Decine, centinaia di persone, in grandissima parte giovani e giovanissimi, hanno steso i loro teli-mare per prendere il sole e fare il bagno lungo le vecchie strutture della centrale idroelettrica dell’ingegner Netti, quella che riuscì a far arrivare una linea di alimentazione in città prima del XX secolo. Tra l’altro quella zona è molto meno pericolosa delle Mole, in quanto lì non è possibile che vi arrivi una esondazione improvvisa.
Il divieto del Sindaco, che invia alle Mole anche i Vigili Urbani per rispettarlo, è dovuto a delle operazioni di manutenzione sulla centrale al punto che l’onda anomala si può presentare in maniera imprevista in maniera molto più frequente. E siccome è meglio prevedere, via al divieto che durerà sino al 29 agosto. Ma a ben vedere la differenza della nuova zona scelta dai bagnanti non è molto diversa: stessa temperatura, bassissima, dell’acqua; stesso colore; stesso senso dell’avventura; stesso panorama bellissimo intorno.
E si prevede che anche dopo la riapertura delle Mole, il tratto del Nera che in tanti hanno scoperto rimarrà di gradimento assoluto per visitatori e bagnanti, per arrivare anche al Lecinetto, che una volta era la “spiaggia” di Narni.