Una situazione in evoluzione con aspetti rosei, come gli oltre cento lavoratori tra diretti ed indiretti che sono nella fabbrica narnese. Ma altri ancora da risolvere come i dieci di loro che venivano dalla vecchia Sgl Carbon ancora fuori dei cancelli. Protesta e richiesta ai politici di Narni di farsene carico. Questo il documento che sindaco De Rebotti e capigruppo consiliari hanno stilato al termine dell’incontro: “C’è un numero di lavoratori ex Sgl Carbon e dell’indotto che ad oggi non ha avuto la giusta opportunità di rientrare a lavoro nel ciclo produttivo”.
“Preso atto della positiva ripartenza della fabbrica per la produzione di elettrodi di grafite – si legge nel documento del Consiglio – si chiede alla GoSource ed alle aziende dell’indotto di dare disponibilità per un percorso di reintegro del personale ad oggi rimasto fuori e che, in alcuni casi, non può più contare sugli strumenti di sostegno quali la mobilità.
La vicenda – dicono i politici narnesi – rappresenta particolare rilevanza sociale per raggiungere l’obiettivo della piena rioccupazione del personale che dal 2014 ha dovuto attraversare un periodo lunghissimo di privazioni e incertezze sul proprio futuro e di quello delle loro famiglie”.