Non è possibile stabilire la supremazia di un terziere sull’altro per quel che riguarda il cibo: troppe le offerte che ognuno avanza in molti campi per essere paragonate. Che dire, ottima la polenta di Santa Maria. Buona ma molto più “liquida” e meno appetibile, quella di Fraporta. Buonissima la faraona alla leccarda di Mezule insieme ai manfricoli, che chissà perché sono serviti al pesto manco fosse un piatto tipico. Di qualità pure i supplì. Un po’ stoppaccioso lo stinco di Fraporta come la braciola, duretta, mentre superbi i manfricoli, che si dimostrano essere davvero il piatto principe in ogni terziere, cotti a puntino. Estendendo anche ai dolci, il pan di spagna del Saporetto si è sempre dimostrato, in tre occasioni, poco “imbevuto”, rimanendo secco, sempre a giudizio di chi scrive.
Il pane non eccelle da nessuna parte e non si spiega come non si pensi a quelli a lievitazione secondaria che manterrebbero fragranza e gusto: non un punto di forza, insomma. Il vino della casa? Onesto!
Tra i menù quello più ampio è sembrato a Fraporta mentre a Santa Maria e Mezule la scelta è davvero limitata ma anche questo è a discrezione dei commensali.
Il servizio in ogni Terziere è fulmineo: non ti sei seduto che frotte di ragazzi e ragazze, non arrivi coi piatti. Ragazzi e ragazze che con grande gentilezza sparecchiano, gestiscono il conto e assistono i commensali.
L’hostaria di Fraporta s’è dimostrata particolarmente rumorosa: è stato impossibile anche scambiare due parole. Però fuori pioveva e avevano tutti stipati al chiuso. Rumorosa anche l’hostaria di Mezule, con tanto di cori da parte dei tamburini. Bella la loro canzone, lunga, articolata e, per chi scrive, inedita. Molti dei cori sono stati inutilmente scurrili. Se ne poteva anche fare a meno.
Quello che però accomuna i tre Terzieri sono i prezzi, giustificati nell’ottica di un contributo alla festa, meno se considerati in assoluto: un po’ alti. Ci sono primi da dieci euro, come ad un ristorante. Andare al Saporetto costa come un pranzo di nozze. Ma ormai di poco costoso che cosa c’è al mondo?