Narni in festa per san Giovenale e tantissimi fedeli hanno partecipato questa mattina al solenne pontificale presieduto dal vescovo Francesco Antonio Soddu e alla processione per le vie della città con il busto del Santo.
Alla celebrazione nella concattedrale di Narni erano presenti il sindaco Lorenzo Lucarelli, che ha donato l’olio e acceso la lampada davanti al busto di San Giovenale e recitato la preghiera di affidamento al santo patrono, la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, l’assessore regionale Francesco De Rebotti, la consigliera regionale Eleonora Pace, in rappresentanza della Provincia di Terni Fabio Di Gioia, i sindaci dei Comuni di Calvi dell’Umbria, di Otricoli, autorità civili e militari della provincia di Terni, i rappresentanti delle parrocchie del narnese che hanno offerto i ceri, i rappresentanti dei Terziari Fraporta, Mezule e Santa Maria e del corteo storico della Corsa all’anello, i cavalieri e dame del Santo Sepolcro di Gerusalemme e tanti fedeli narnesi. Hanno concelebrato il parroco della Concattedrale di Narni don Sergio Rossini, il vicario generale della diocesi mons. Salvatore Ferdinandi, il vicario foraneo di Narni don Jean Pierre Kalongisa, i canonici del capitolo della Concattedrale di Narni, i sacerdoti della diocesi di Terni-Narni-Amelia.
Ricordando la figura del santo patrono e primo vescovo di Narni, mons. Soddu ha sottolineato come San Giovenale sia un testimone attuale della fede «che ha saputo incarnare nella propria vita il vangelo del Signore; con la sua esperienza di vita, tutta donata al Signore, è per noi espressione viva ed eloquente di quanto in Dio si trovi la realizzazione piena della vita».
Nell’omelia mons. Soddu ha tra l’altro affermato: “Davanti al vuoto o alla banalità delle innumerevoli offerte che ci vengono quotidianamente poste innanzi, sulle quali ci si butta a capofitto cercando di acchiapparne il più possibile, abbiamo la capacità di fare adeguato discernimento, ossia la capacità di scegliere il bene e rifiutare il male; quello che nutre la nostra vita da ciò che la inquina, annacqua, intossica e danneggia. Queste offerte sono infinite, come ben sappiamo. L’offerta della vita vera invece è solo una, come una è la vita stessa: Gesù Cristo, il suo Vangelo. Dico Gesù e il suo Vangelo e non l’idea che spesso ci si costruisce. Gesù, l’incontro e l’amicizia con lui”.
Al termine della celebrazione il corteo storico, musici, tamburini, bambini e ragazzi del catechismo, i sacerdoti e le autorità sono usciti dalla concattedrale per la processione con il busto di san Giovenale fino a piazza dei Priori, dove il vescovo Soddu ha salutato la cittadinanza e pregato per la città. La cerimonia si è conclusa con il rientro in cattedrale e la benedizione finale del vescovo alla comunità narnese e alla città.