Un paio di novità sono emerse dalle discussioni che si si sono tenute nel fine settimana tra le forza politiche narnesi per cercare di definire gli schieramenti e dare la scalata al Palazzo Comunale. Intanto c’è stata la rinuncia di Federico Montesi, che evidentemente non se la è sentita di scompaginare le relazioni che ha tessuto nell’ambiente della Corsa all’Anello: tra il certo e l’incerto ha preferito rimanere saldamente alla guida della festa narnese. Il centrodestra ha dovuto guardarsi intorno e la scelta sembra essere caduta su David Veller Fornasa, già consigliere comunale una ventina di anni fa. La candidatura è senz’altro di qualità ma ritorna su cose già viste, non nuove nello scenario politico. E tutto questo la dice lunga sulla mancanza di classe politica che affligge il centrodestra, non solo a Narni, che potenzialmente avrebbe i voti per andare almeno al ballottaggio.
Il Pd ha invece rinserrato i ranghi e i malintesi politici tra Francesco De Rebotti e Gianni Giombolini sembrano rientrati. Un prezzo De Rebotti e la sua squadra lo dovrà per forza pagare a Giombolini ( e a Tommaso Bori, il segretario regionale), che non dimenticherà comunque la sua esclusione dalla squadra di governo cinque anni fa, fatta d’imperio. Il Pd comunque sembra farsi la festa e godersela dal momento che non ha ancora iniziato confronti diretti coi socialisti e con i Cinque Stelle.
A Narni i due partiti non sono trascurabili e quindi il Pd dovrà per forza uscire dalla propria sezione e parlare con gli altri. Il delfino rimane sempre Lorenzo Lucarelli, che gran parte dei socialisti vedono come il fumo negli occhi. Ma si sa, la politica è l’arte del possibile e quindi potrebbero anche cambiare idea in uno scenario diverso. La loro intenzione è comunque di guardare all’interno della coalizione se vi fossero delle personalità in grado di superare qualsiasi divisione. Ma si sa, la classe politica è carente da tutte le parti.