Hanno organizzato una conferenza fuori del portone del Comune. Luca Tramini, il capogruppo dei Cinque Stelle non ha gradito il “tira-e-molla” per il rilascio di una password che avrebbe consentito al consigliere di accedere al sistema informatico e svolgere così la propria azione di controllo. A dire di Tramini è stato anche cambiato in maniera inopportuna anche il regolamento per l’accesso agli atti.
Questa la nota di protesta del Consigliere Tramini
“Abbiamo deciso di denunciare a tutta la città un fatto gravissimo, una battaglia Democratica, di trasparenza che porteremo avanti non solo politicamente ma rivolgendoci anche agli enti preposti verificando se quanto fatto dalla Giunta non vada a violare il TUEL. Questo nostro grido di allarme perciò parte da qui, fuori dal Comune perché e’ qui che la maggioranza ci vorrebbe. Le belle idee di collaborazione, di apertura, di buoni propositi si sono sciolte al primo sole. I paroloni e gli slogan della campagna elettorale si sono infranti alla prima prova concreta, la nostra richiesta di accesso al protocollo informatico ed al sistema stesso.
Il tutto diventa quasi grottesco se si pensa che la Giunta ha approvato tre giorni prima di darci la risposta, con la proposta di DGC n 198 del 1/08/2017, l’articolo 48 andando a TOGLIERE l’accesso da parte di utenti esterni all’Amministrazione, accesso che prima di ciò lo stesso comune nel 2014 aveva così regolamentato.
“Articolo 48 Accesso da parte di utenti esterni all’Amministrazione 1. L’accesso al sistema di gestione informatica dei documenti da parte di utenti esterni è realizzato mediante l’impiego di sistemi di riconoscimento ed autenticazione stabiliti dall’Amministrazione. 2. Agli utenti riconosciuti ed abilitati per via telematica sono rese disponibili tutte le informazioni necessarie e sufficienti all’esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi.”
E ad oggi tale articolo è così “Articolo 48 Accesso da parte di utenti esterni alla Amministrazione L’accesso al sistema di gestione informatica dei documenti da parte di utenti esterni non è consentito.”
Vogliamo un momento ripercorrere gli eventi che ci hanno portato a denunciare questo comportamento allarmante e di chiusura da parte della Giunta. Pochi giorni dopo il nostro ingresso nel Consiglio comunale abbiamo immediatamente richiesto l’accesso al protocollo ed al sistema informatico del Comune, questo strumento fondamentale che secondo noi dovrebbe essere dato immediatamente dalla macchina burocratica a tutti i consiglieri una volta eletti. Un passaggio quasi obbligatorio oramai nel 2017, un atto che si indirizza verso la trasparenza amministrativa e verso lo snellimento ed informatizzazione del comparto burocratico. Oramai la giurisprudenza, anche con nota del Ministero dell’Interno e della Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi, afferma che “l’accesso diretto tramite utilizzo di apposita password al sistema informatico dell’Ente, ove operante, è uno strumento di accesso certamente consentito al consigliere comunale che favorirebbe la tempestiva acquisizione delle informazioni richieste senza aggravare la ordinaria attività amministrativa. Ovviamente il consigliere comunale rimane responsabile della segretezza della password di cui è stato messo a conoscenza a tali fini (art. 43, comma 2, T.U.O.E.L.)”. http://incomune.interno.it/pareri/accesso-2. Pertanto a seguito di una nostra prima richiesta verbale e conseguentemente al parere ovviamente positivo del Segretario Generale ci è stato creato un profilo con relativa password ma nel momento in cui abbiamo fatto richiesta al dirigente competente per avere l’attivazione effettiva di quest’ultimo abbiamo visto arenarsi la nostra richiesta in un temporeggiamento a nostro avviso anomalo, dato oramai il comprovato indirizzo giurisprudenziale in materia. Sollecitato più volte il Dirigente a fornire spiegazioni e ravvisato lo stesso Sindaco, ci siamo visti negare la nostra richiesta, o meglio 2 giorni prima della scadenza la giunta comunale ha approvato una revisione al Manuale per il protocollo, inserendo l’articolo 48-bis, in cui viene regolamentato l’accesso al protocollo elettronico dei consiglieri, ovvero invece di avere un proprio account ed una propria autonomia, al consigliere viene inviato dall’ufficio di protocollo un “registro giornaliero” ovvero un documento PDF in cui viene elencato cosa è successo quel giorno, e se il consigliere in quel marasma di numeri intravede qualcosa che pensa possa servirgli può fare richiesta al Dirigente competente che entro 30 giorni gli risponde. Riassumendo e semplificando, la Giunta ha preso una decisione politica aberrante, completamente antidemocratica e anti trasparenza, ha deciso di limitare la libertà del Consigliere Comunale gestendo cosa possa e non possa vedere, guidandolo. Ecco come finiscono le belle promesse della campagna elettorale, dietro un muro, un muro sollevato da questa amministrazione. Avrebbero potuto prendere una scelta politica differente, avrebbero potuto regolamentare e consegnare ad ogni consigliere il proprio account, sarebbe stata una grande lezione di trasparenza amministrativa e innovazione tecnologica, cosa che poi avviene normalmente oramai in moltissimi comuni italiani basta vedere anche Terni, ma non è stato così, hanno preferito fare ostruzionismo, hanno preferito ostacolarci. Ovviamente la domanda ci sorge spontanea, perchè? Sicuramente a pensar male si fa peccato ma molte volte ci si azzecca, avranno qualcosa da nascondere? Oppure semplicemente il Comune oramai è casa loro e noi siamo solo degli ospiti indesiderati?
Pretendiamo risposte e richiederemo nuovamente l’accesso a tutti i sistemi informatici del Comune ed invitiamo ufficialmente tutte le altre forze politiche a fare lo stesso, inoltre le invitiamo a sottoscrivere una mozione di modifica dei manuali per realizzare questo atto di trasparenza ed innovazione.
Inoltre stiamo vagliando ogni altro tipo di azione anche legale.