I manifestini sono stati affissi nelle finestre del primo piano del Liceo Scientifico Gandhi di Narni: si parla di boicottare l’Anpi ed anche i valori che rappresenta. Forte la protesta, su tutte quella del consigliere Lorenzo Bonifazi, capogruppo della Lista De Rebotti sindaco. Ecco la sua dichiarazione:
“Ciao ragazzi, sono venuto a sapere del triste manifesto appeso oggi ai vetri di una delle nostre scuole, una grave offesa a chi ha combattuto ed è morto per questo paese, per chi peggio ancora non ha potuto combattere ed ha subito o l’oppressiva occupazione tedesca con tutto ciò che ha portato,tra questa gente che ha dovuto subire certe angherie c’erano i nostri stessi nonni. La follia poi si spinse fino alla deportazione e allo sterminio sistematico di alcune minoranze o di chi non avesse condiviso le loro posizioni politiche, senza mostrare una vena di umanità. Oggi non è tanto la destra o la sinistra ad entrarci, è quello che certa gente vuole far credere, c’entrano i valori di libertà collettiva ed individuale per cui l’uomo si batte da sempre con fatica per far si che questi principi siano i pilastri che sorreggono la nostra società. Chi si è prodigato per far passare il messaggio, appeso su quei manifesti ha bisogno che voi abbiate un avversario da odiare, in questo caso le vittime di questo gioco sono gli amici dell’ANPI che altre colpe non hanno se non quelle di raccontare la storia, per tentare di unirvi contro un nemico ed in questo modo indirizzare il vostro pensiero a loro piacimento; gli uomini di buona volontà invece ci insegnano ad essere uniti non contro qualcuno ma verso un traguardo od un obiettivo di pace e fratellanza. Fate dunque uso contro un atto del genere al più grande dei poteri dell’animo umano: la vostra coscienza! Dunque continuate a studiare, ad amare, ad essere curiosi e soprattutto a farvi la VOSTRA idea serenamente; così facendo difenderete il vostro diritto ad un domani migliore, e ricordate finché ci sarà in voi la voglia di opporvi alla violenza e all’odio, nessuno potrà portarvi via la speranza di un futuro raggiante. Vi ho voluto scrivere questa lettera perché ragionaste su questo, e non mi sono neanche presentato perché credo non ce ne sia bisogno, non sono altro che un ragazzo come voi con la stessa fiamma che avete dentro e che arde forte per la voglia di giustizia e libertà”.