Le tradizioni nascono davvero così, giorno dopo giorno. E chi l’immaginava che a Narni, proprio a Narni, prendesse piede una tradizione di presepi e presepiari che diventa ogni anno più raffinata, più completa? Chi poteva pensare che intere vie venissero addobbate con quadri della Notte Santa, con spunti di tutti i tipi? Ci hanno preso gusto in Vicolo Belvedere, che sono stati gli apripista, con quaranta presepi di tutti i tipi e dimensioni, da quelli da guardare con la lente di ingrandimento ad altri come quello col fiume che passa sotto uno splendido Ponte d’Augusto, perfettamente ricostruito in scala. La spinta c’è stata da parte di Samuele Bussoletti che è un po’ l’architetto della ambientazione e che fa forza con Sergio Gatti e Adriano Sbrenna, che hanno compiuto miracoli di organizzazione. E’ bello il vicolo, è bello perchè solo cinque anni fa era sconnesso, dissestato, usato solo come latrina per i cani. Che c’entra, qualcuno ce li porta lo stesso ma la differenza è davvero colossale. Ora c’è anche la possibilità di degustare il pepatino, un singolare dolce inventato proprio nel vicolo.
Poi in Via Venti Settembre: ogni porta un presepio, ogni finestra, a decine, a partire dal negozio gestito dalla signora Beatrice, sino a Sant’Agnese. Con una particolarità non da poco: nell’ex laboratorio del tappezziere Frattaroli vi sono una serie di quadri che raffigurano le attività “sparite” di Via XX Settembre, da chi faceva la pasta in modalità industriale, all’osteria di Gualtiero, al negozio delle stoffe
Le sarte della Corsa all’anello di Narni hanno compiuto un altro “miracolo”: sono riuscite a ricostruire i costumi più importanti della festa per delle statuine, che rappresentano il presepe della Corsa, con tutti le posizioni di comando raffigurate: terzieri, presidente, segretari, ed anche un Bambinello che invece ad essere affidato alle cure di bue ed asinello si vede vegliato da due dame della corsa. Nei costumi sono compresi gli ornamenti e gli orpelli così come si vedono durante il Corteo. L’esposizione si trova nella vetrina del negozio Di Fino, in Via Garibaldi. Tutto merito della signora Corolla e della sua famiglia, c’entrano poco col presepio ed il Natale, c’entrano però tantissimo col ricordo.
Poi il grande presepio sulla fontana con le statue di Deruta che era stato ideato da Marcello Contavalli: anche quest’anno fa la sua bella figura a bagno in Piazza dei Priori. Una novità è il presepio posizionato in una vetrina di Di Fino, in Via Garibaldi: tutti i personaggi portano gli stessi costumi della festa, dei cortei, tutti rifatti nei minimi particolari, come vi fosse stata una macchina a rimpicciolirli: sono bellissimi, frutto delle mani speciali delle sarte narnesi a cominciare da Marisa Cioni e via con tutte le altre. Anche in questo caso il Natale sembra passare in secondo piano (c’è un Bambinello, a dire la verità) ma la composizione è davvero notevole e si inserisce a pieno titolo nella nuova tradizione dei presepi narnesi.