Il pensiero va sicuramente a don Giuseppe De Cesaris: fu lui a volere la chiesa di Sant’Antonio da Padova, ad iniziarne la costruzione, sfruttando le sue amicizie per le progettazioni e per i lavori degli impianti. Poi però la costruzione dell’edificio sacro, mezzo secolo fa, ha preso via in maniera strutturata, diventando quasi un piccolo villaggio cattolico, con tanti spazi per mettere in azione le attività della parrocchia.
Tanto per ricordare che fu il vescovo veneto Giovanni Dal Prà a istituire quella parrocchia, che prima era di “competenza” di quella della Cerqua: Narni Scalo stava rapidamente crescendo e poteva avere una sua autonomia.
L’apertura del Giubileo parrocchiale si è tenuta lo scorso 2 febbraio con la solenne Concelebrazione Eucaristica dei sacerdoti della Vicaria di Narni presieduta da mons. Salvatore Ferdinandi vicario generale della Diocesi. Il parroco è don Angelo, ormai narnese d’adozione.
Domani, domenica 6 febbraio ci sarà la prima visita del nuovo vescovo di Terni – Narni – Amelia, Francesco Antonio Soddu, che alle 11.30 presiederà la solenne celebrazione giubilare.
Un tempo di grazia, avvalorato anche dal dono straordinario della indulgenza plenaria concesso dalla Penitenzieria Apostolica, con momenti celebrativi, varie catechesi per giovani e famiglie, un pellegrinaggio a Padova, la giornata comunitaria della Caritas.
Il Giubileo parrocchiale si concluderà con la celebrazione del 13 giugno.