Finalmente anche il Partito democratico è diventato “superpartes” sulla vicenda della Sgl Carbon: in un comunicato ufficiale la Segreteria Comunale di Narni ha preso le distanze con i “tifosi”, nelle cui fila si poteva anche annoverare un assessore, coloro cioè, che avevano sponsorizzato una soluzione rispetto ad un’altra. E si accoda il Partito Democratico alle altre forze politiche, che già avevano espresso lo stesso concetto. Torna così la giusta pressione verso il liquidatore Marco Petrucci, che ha detto di avere in mano una trattativa importante con una multinazionale, pare, orientale, che potrebbe portare nuova occupazione nel sito di Narni. Il Partito democratico a giorni farà anche sapere quali saranno le iniziative per far sgombrare la fabbrica occupata dai dirigenti della precedente esperienza “Monachino”, per evitare che si arrivi davvero alla causa i primi di ottobre per lo sgombero coatto, causa avanzata proprio dal liquidatore Petrucci.
La serietà di Petrucci, dimostrata durante la trattativa, anche se si parlava della chiusura della fabbrica centenaria, non può che far aspettare ancora qualche giorno prima di conoscere la conclusione della vicenda, con una soluzione che sia stabile e duratura per l’occupazione narnese.
Per ogni qual modo, ecco il testo del comunicato del partito democratico.
Viste le difficoltà prodotte dal fallimento dell’acquisizione da parte di Morex del sito della SGL Carbon di Narni Scalo, con le gravissime conseguenze per i lavoratori e le aspettative di rilancio del sito, oggi è tanto legittimo quanto necessario chiedere al liquidatore Petrucci maggiore chiarezza sulle trattative in corso e sui progetti industriali che si stanno valutando. Auspichiamo che la volontà della multinazionale tedesca di vendere il sito si sposi con il rilancio dello stesso e il mantenimento dei livelli occupazionali, per questo le istituzioni, le organizzazioni sindacali, i lavoratori e l’opinione pubblica hanno il diritto di essere informati su ciò che si sta decidendo. Noi non abbiamo gruppi o cordate da sostenere, per noi il progetto migliore è quello che garantirà un futuro al sito industriale, pertanto dopo aver letto del ritiro della candidatura della UKCG, in seguito alle dichiarazioni in cui Petrucci ribadiva la trattativa in esclusiva in corso con un altro soggetto, torniamo con forza a chiedere trasparenza e tempi rapidi per una soluzione definitiva sulla quale resta comunque necessario condividere con gli enti locali le ricadute sul territorio sotto il profilo economico, occupazionale e ambientale.