E’ stato presentato questa mattina a Cascia il progetto del nuovo ospedale la cui prima pietra verrà posata il 22 maggio, giorno in cui si festeggia Santa Rita, patrona della città.
“L’ospedale sorgerà nel sito del vecchio nosocomio – ha spiegato il direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2 Massimo De Fino – e sarà costruito con criteri estremamente moderni. Sarà una struttura praticamente autosufficiente dal punto di vista energetico e molto sicura dal punto di vista sismico”.
De Fino ha ribadito l’impegno della direzione strategica della Usl Umbria 2 per potenziare la sanità in Valnerina portando nuovi specialisti, medici di medicina generale e medici del servizio di continuità assistenziale per rendere attrattivo il territorio e per offrire risposte qualificate alla popolazione.
“In questo quadro il nuovo ospedale di Cascia – ha aggiunto il dg della Usl Umbria 2 – sarà una struttura moderna e innovativa, dal punto di vista strutturale e organizzativo e ospiterà tutti i servizi assistenziali e di cura propri di un ospedale ‘di comunità’, a partire da quelli di base come primo soccorso e ambulatori specialistici, fino alla riabilitazione territoriale e intensiva con una dotazione di venti posti letto. Nel nuovo edificio verrà attivata inoltre una residenza protetta per fornire una risposta ai bisogni delle persone anziane”.
All’incontro pubblico ha partecipato anche il direttore del dipartimento di Riabilitazione della Usl Umbria 2 dott. Mauro Zampolini che ha incentrato il suo intervento sull’importanza della riabilitazione per l’azienda sanitaria e per la popolazione residente in Valnerina, “una disciplina medico specialistica – ha detto – che verrà ulteriormente rafforzata con strumenti innovativi grazie ai programmi di sviluppo definiti e approvati dalla direzione strategica”.
“D’altronde – ha concluso il dott. Zampolini – la riabilitazione a Cascia vanta una grande e qualificata competenza tecnica dei professionisti e gode di un’atmosfera spirituale particolarmente favorevole. Ci sono studi internazionali che dimostrano come la spiritualità propria dei luoghi di culto con grande storia e grande tradizione come Cascia e la Valnerina rappresenti un elemento importante per migliorare le possibilità di recupero delle persone”.