Il gup di Terni Barbara Di Giovannantonio ha condannato a 16 anni di reclusione, per omicidio volontario, la ventottenne ternana accusata di avere abbandonato, il 2 agosto 2018 nel parcheggio di un supermercato di Borgo Rivo, il figlio appena nato, poi morto. Il processo si è svolto con il rito abbreviato.
Il giudice ha accolto la richiesta del pm Barbara Mazzullo equiparando le attenuanti generiche all’aggravante del rapporto di discendenza del bimbo. I difensori della donna, gli avvocati Alessio Pressi e Attilio Biancifiori, avevano invece chiesto la derubricazione del reato in infanticidio o l’esclusione dell’ipotesi di dolo diretto. La donna è stata anche condannata al pagamento di una provvisionale di 30 mila euro nei confronti del compagno, padre del piccolo morto e di un’altra figlia di 2 anni e mezzo, parte civile attraverso l’avvocato Luca Leonardi. L’imputata ha sempre sostenuto che l’uomo era all’oscuro sia della gravidanza, sia del parto e sia dell’abbandono.
L’imputata ha assistito alla lettura della sentenza e al termine dell’udienza è stata nuovamente condotta nel carcere di Capanne a Perugia, dove è rinchiusa da oltre 14 mesi.
“Leggeremo le motivazioni e valuteremo se proseguire l’iter giudiziario chiedendo la riqualificazione della componente soggettiva del reato attraverso la derubricazione” ha commentato dopo la sentenza l’avvocato Pressi.