“Non va e dovrebbe essere sottoposto a revamping”: eccola la condizione che Francesco De Rebotti, il sindaco di Narni, pone in capo all’eventuale vendita dell’impianto che gestisce i rifiuti umidi di quasi duecentomila abitanti di Terni e provincia. La puzza, specie col caldo di questi giorni, diventa asfissiante: le cataste dei sacchetti di rifiuti di cucina, è altissima e prima che diventi energia elettrica o concime, passa del tempo. E in quel tempo lo sgradevole odore passa tutte le protezioni previste da un impianto che è ovviamente stato mal costruito. Dicono a Nera Montoro: “dal primo giorno di funzionamento si sono appalesati i problemi. E siccome venivamo dalla puzza della fabbrica chimica abbiamo un po’ abbozzato. Adesso, però, sono addirittura superiori”. Gli abitanti si aspettavano poi che la presenza dell’Asm, quale socio pubblico, sarebbe stata tutelante. “Invece così non è ed abbiamo pure messo l’avvocato per tutelarci”.