Un po’ di preoccupazione c’era stata dopo la scoperta della contagiosità della variante indiana del coronavirus, a Narni, che ospita in maniera proporzionale, la più grande comunità indiana della Regione dell’Umbria, ma non ne era stato accertato nemmeno un caso.
La causa di questa “calma piatta” è che quei cittadini, in grandissima parte provenienti dal Punjab, zona a nord dell’India, hanno da tempo realizzato il ricongiungimento famigliare così che sono pochi, pochissimi, i viaggi tra l’Italia ed il sub continente. Viaggi che sembrano essere la causa prima della diffusione di qualsiasi virus.