Si è costituito a Terni il Comitato Commissari Mense. Il Comitato rappresenta i genitori dei bambini che usufruiscono del servizio mensa nelle scuole del comune di Terni. Del Comitato fanno parte numerose scuole, tra le quali , Marconi, Mazzini, Cospea, Le Grazie, Borgo Rivo, Don Milani, Matteotti, Guglielmi, San Clemente, Marmore, Collescipoli, Maratta e San Michele.
Come si sa , nelle settimane scorse si è sviluppata una aspra polemica intorno all’eventualità che in alcune scuole si sospendesse il servizio cucina in loco. C’è stato anche un infuocato consiglio comunale, il 21 dicembre 2015.
QUI LA NOTIZIA
https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/mense-scolastiche-gli-atti-tornano-in-commissione-323964
“Resta ferma, comunque, la nostra volontà di batterci – scrive il Comitato – affinché venga mantenuto il modello di mensa con la cucina in loco, che è oltretutto il fiore all’occhiello della ristorazione scolastica nel nostro territorio, a cui molte altre realtà aspirano e lottano per riottenere; le mense dotate di cucina in loco riscuotono a Terni da sempre molti consensi, per contro, nel resto del territorio nazionale il trasportato sta evidenziando diverse problematiche che hanno indotto i genitori a chiedere a gran voce un ritorno al passato”.
TUTTI I MOTIVI PER DIRE NO AI CIBI PRECOTTI
” servizio di refezione non si passi ad una diversa tipologia
di fornitura dei pasti che pregiudichi il risultato raggiunto.
Alle ipotesi paventate di cibo trasportato precotto o proveniente da uno oDalle esperienze, purtroppo numerose, di questo tipologia di refezione in altre realtà italiane, appare evidente che,
inseguendo la chimera di un contenimento dei costi di gestione, si ottiene in realtà un servizio di qualità scadente, in
particolare perché:
– i pasti trasportati hanno minore appetibilità;
– aumentano le criticità dal punto di vista igienico;
– aumenta il rifiuto dei piatti da parte dei bambini e, quindi, aumenta lo spreco di cibo e diminuisce l’apporto
nutrizionale;
– con l’uso di stoviglie e posate in plastica aumenta l’impatto dal punto di vista ambientale;
– si perde la valenza educativa del pasto e la familiarità con la preparazione di esso.
Nel caso specifico della nostra città, l’ipotesi di smantellamento dal prossimo anno scolastico delle cucine in loco
significherebbe oltretutto:
– la perdita dell’ottima abitudine di servire la frutta a metà mattina;
– la perdita della possibilità di svolgere laboratori didattici sul tema dell’alimentazione;
– la perdita di posti di lavoro per personale qualificato;
– la dismissione di un patrimonio comunale di strutture e attrezzature ad oggi in piena efficienza;
Dal momento, pertanto, che è da ritenere di buon livello la qualità attuale della ristorazione scolastica e vista
l’importanza educativa di una corretta alimentazione, è intenzione di questo Comitato costruire un dialogo con le
istituzioni affinché con il nuovo appalto per la gestione del servizio di refezione non si passi ad una diversa tipologia
di fornitura dei pasti che pregiudichi il risultato raggiunto.”
In definitiva, il Comitato Commissari Mense esprime il proprio dissenso più totale alla ipotesi di cibo precotto trasportato o proveniente da uno o più centri di cottura per tutte le scuole del territorio.
“Restiamo in attesa di essere convocati dalla commissione consiliare”.
Proprio in quei giorni avevamo intervistato il presidente della 2^ commissione consiliare, competente, Francesco Filipponi, che è possibile rivedere a questo link