Lo scorso fine settimana durante la convention di Fratelli d’Italia a Milano la segretaria del partito Giorgia Meloni annunciando alcuni punti del programma di un suo governo ha incluso anche l’eliminazione delle bocciature a scuola in scia a quanto accade negli istituti della Gran Bretagna introducendo un meccanismo che consenta di stabilire il livello di conoscenza raggiunto dallo studente al termine delle superiori.
Una proposta “bocciata” dalla referente umbra della Lega per la scuola nonché membro della commissione Istruzione del Senato, Valeria Alessandrini.
“Il futuro non è nell’ eliminazione delle bocciature – ha detto l’esponente della Lega – non è questa la strada da seguire se vogliamo rendere la scuola sempre più luogo di formazione e di educazione dei giovani. Sono pienamente d’ accordo con il sottosegretario all’ istruzione Rossano Sasso (Lega, ndr) nel considerare l’eliminazione delle bocciature e l’instaurazione di un sistema all’anglosassone, con una certificazione del livello raggiunto al termine del ciclo di studi, non idonea al ruolo che la scuola italiana dovrebbe ricoprire oggi e in futuro.
A mio giudizio – afferma ancora la Alessandrini i – è fondamentale mantenere intatto il sistema scuola come punto di riferimento per i ragazzi nel loro percorso di crescita culturale e umana. Crescere, qualche volta, vuol dire anche affrontare le sconfitte e reagire ai ‘ no’ che la vita ci impone.
Gli studenti vanno premiati quando lo meritano, ma hanno anche bisogno di capire che gli ostacoli non vanno aggirati, ma vanno superati e che le cose importanti non si ottengono mai con facilità, ma bisogna impegnarsi per ottenerle. Eliminare le bocciature vorrebbe dire disincentivare i giovani allo studio e
rimuovere quei presupposti indispensabili al successo formativo e alla crescita personale”.