Chiede di rafforzare il sistema di protezione sociale e di cura delle persone non autosufficienti e delle relative famiglie, potenziando l’offerta complessiva dei servizi domiciliari al fine di favorire la permanenza al proprio domicilio delle persone in condizioni di non autosufficienza il dispositivo di una proposta di risoluzione approvata dalla Terza Commissione regionale, presieduta da Attilio Solinas, con i voti favorevoli dei commissari della maggioranza presenti (Solinas-Pd, Rometti-SeR) e l’astensione di quelli di opposizione (Carbonari-M5S, De Vincenzi-Rp). Unitamente all’atto di indirizzo è stata anche votata, con lo stesso risultato, la relazione sull’attuazione degli interventi nell’ambito del fondo per la non autosufficienza (per l’anno 2014), in adempimento alla clausola valutativa della legge regionale n. ’11/2015′ (il testo unico in materia di sanità e servizi sociali).
Per entrambi gli atti, relatore in Aula sarà lo stesso presidente Solinas.
Il documento approvato dalla terza Commissione impegna la Giunta regionale a rafforzare il sistema locale di welfare per la tutela delle persone non autosufficienti, garantendo universalità dell’accesso e integrazione delle politiche di intervento e favorendone la permanenza nel proprio domicilio; tenere conto dei risultati delle sperimentazioni avviate nel 2013 e nel 2014 ai fini della rimodulazione delle risorse per la nuova programmazione del Prina (piano regionale per la non autosufficienza). Si chiede poi di strutturare un sistema di controllo, monitoraggio e territoriale per verificare l’omogeneità dei livelli di prestazioni erogate, la gestione della spesa e la continuità assistenziale, di predisporre modalità di confronto e rapporto con i soggetti assistiti, le loro famiglie, le organizzazioni di riferimento e i soggetti istituzionali coinvolti, e di “accompagnare” le famiglie nella scelta dell’assistenza in ambito familiare. Si impegna infine la Giunta a relazionare in maniera esaustiva rispetto ai risultati delle azioni poste in essere, così come stabilito dalla clausola valutativa della legge regionale.