E se si fosse scoperto qual’è il vero nemico del nuovo ospedale comprensoriale di Narni e di Amelia? E se le giunte regionali, sia questa che la precedente, non avessero colpe se non quella di essere poco “autoritarie”? Il sospetto è iniziato a serpeggiare da tempo ma adesso la conferma: il rinvio, sine die, dell’utilizzo delle sale operatorie narnesi per abbattere le liste di attesa per operazioni che vengono definite di media specializzazione. Il rinvio di chi? Di alcuni medici ternani che non hanno inteso spostarsi una, due volte alla settimana a Narni, nonostante le raccomandazioni, nonostante le promesse, nonostante la logica che indicherebbe che proprio quello sarebbe il punto di ricaduta di una efficiente sanità ospedaliera. Non tutti, ovviamente, sono su questa posizione, che non viene certo sbandierata, ma che è forte e consolidata: di sicuro abbandonare la propria “confort zone” non è che faccia piacere a tutti. Meglio far fare la fila ai pazienti ternani, che dare un vero colpo di coda a chi sta aspettando. Le chiacchiere comunque stanno a zero: ogni volta che si parla di integrazione, con qualunque giunta politica, si finisce sempre nel rimandare una soluzione che dovrebbe andare bene a tutti, soprattutto ai pazienti. Va ricordato il tempo del centro unico di analisi: era stato individuato a Narni dove far confluire i flaconi da analizzare. Mica sarebbe cambiato il sistema di prelievo, all’Ospedale, alla Uls, come sempre, al che il paziente non si sarebbe accorto di nulla. Ci fu un’alzata di scudi. “Niente di niente”. Risultato? Per un lungo periodo continuarono ad esserci più laboratori con spese enormi per la sanità pubblica.
Insomma, le battaglie politiche, ma se ne parla da anni, potrebbero essere davvero insignificanti, al di là del fervore che qualche scalmanato ci mette. Basterebbe una giunta regionale che si imponga per ottenere immediatamente il rilancio dell’Ospedale di Narni e costruirne uno nuovo a Cammartana. E lì trasferirvi d’ufficio, per qualche giorno alla settimana, dei chirurghi ternani: ora viene avanti l’idea di fare un nuovo megaospedale nella conca ternana dove far convogliare tutti i finanziamenti, pure quelli di Cammartana. Una pacchia per tanti: non lascerebbero mai più il loro caldo posto di lavoro.