I cappuccini di Narni sono sempre caldi, soprattutto allo Scalo: dopo la presa di posizione di Luca Tramini, consigliere pentastellato, ecco che sono arrivate, prima le dimissioni di Roberto Pernazza da presidente della polisportiva Narnia 2014, e poi le sue precisazioni, che vanno lette per intero di seguito. Insomma, la guerra si sta apparecchiando perché Pernazza sostiene che lui ha il diritto legittimo di aprire un bar interno al circolo e in tanti altri ritengono che, invece, dovrebbe confrontarsi. Luca Tramini, ben indirizzato, ha fatto però quello che fa un elefante in un negozio di porcellana: è entrato a gamba tesa con una veemenza che non è stata capita costringendolo a riposizionarsi quando si è accorto che gli improperi gli arrivavano da tutte le parti. Di più, il sodale di Roberto Pernazza, Daniele Latini consigliere comunale del Pd, proprio in Consiglio ha peso a male parole proprio Tramini arrivandogli davanti al viso, prontamente divisi dai loro colleghi, con un atteggiamento che non si era mai visto nella sala pubblica. Anche Pernazza si muove senza guardare davanti a nessuno: lui sostiene di avere ragione e non vede perché non possa continuare a fare quello che fanno tutti i circoli d’Italia. Certo, deve aver avuto un sostanzioso ritorno economico, soprattutto durante il torneo nazionale dell’inizio mese quando a Narni Scalo sono arrivati cinquecento atleti, e relativi genitori e nonni. E più sarà quando arriverà la struttura del Real Madrid per il camp delle “merengues” che si terrà al san Paolo. L’idea è che indietro Pernazza non tornerà soprattutto dopo aver messo a punto la questione delle tessere di accesso al circolo. Per la società sportiva ogni possibilità di finanziamento è ben accetta come quando mise un camion, era la notte bianca dello sport, per preparare dentro la zona del san Paolo, gli arrosticini senza sentire nessuno. e creando anche in quel caso qualche malumore
Questa la comunicazione del Consigliere Luca Tramini:
“Sono costretto in prima persona a dare spiegazioni per quella che passerà alla storia come la “guerra” del cappuccino, devo ammettere che però sarebbe un bel titolo di un romanzo, inoltre va sottolineato, la cosa bella, che non è stato da noi inviato nessun comunicato a riguardo.
Difatti a seguito di una mia richiesta di documenti ed un’interrogazione per avere delle informazioni su alcuni lavori allo Scalo, “della serie che sta succedendo?” È esploso un putiferio, un articolo su un giornale, strumentalizzazioni politiche e commenti della serie “eh ma io l’ho pure votato”, “quello stupido, nullafacente”, ” sti cretini, voglio far chiudere tutto” e si continua con i commenti più divertiti e coloriti, ma andiamo con ordine.
Primo punto, nessuno sta facendo nessun tipo di guerra al cappuccino, battaglia al caffè o azzuffata al cornetto, tanto meno ci permetteremo mai di andare, senza chissà quale motivo e per quale scopo, contro un’associazione sportiva che ha salvato e soccorso oltre 400 ragazzi, amanti del calcio, che rischiavano di o dover abbandonare la loro passione o doversi spostare in altre città.
No, non stiamo facendo e non vogliamo fare alcuna guerra alla colazione, il titolo è ovviamente fantasia del giornalista che ha scritto il pezzo, anzi ci tengo personalmente a ringraziare la società e tutti coloro che ci lavorano per l’impegno che ci stanno mettendo.
Seconda cosa vorrei spiegare bene come e da dove è nato il tutto, che subito alcune forze politiche hanno voluto ingigantire ed esagerare per buttare un po’ di fango sul sottoscritto. Riassumendo i vari passaggi, ad oggi abbiamo fatto solo domande e cercato documenti, ovvero una richiesta di documenti ed interrogazioni, che non è altro che una domanda al Sindaco ed alla giunta, per sapere cosa stesse succedendo, perciò no, non abbiamo fatto diffide, esposti o chiamato l’esercito, tranquilli.
Tutto è nato da alcune segnalazioni che ci sono arrivate riguardo alcuni lavori in un locale, adiacente al campo di calcio San Paolo, e che a primo acchito non avevano nulla a che fare con la società di calcio, anche perché erano su edifici esterni allo stesso.
Personalmente sono andato a vedere la situazione e quello che ho potuto costare era solo un cantiere senza neppure una tabella che potesse indicare di cosa si trattasse, quindi ho fatto una richiesta di informazioni e documenti all’ufficio tecnico del comune, ovvero un semplice chiere “scusate mi potete dire cosa sta succedendo? Stanno costruendo un grattacielo, stanno demolendo un antico foro Romano?
Stanno facendo una centrale nucleare? Cosa sta accadendo?” Nel chiedere delucidazioni è venuto puoi fuori che sembrerebbe che neppure l’ufficio stesso non sapeva di cosa si trattasse perciò è stato effettuato un sopralluogo da parte dei dipendenti comunali per avere maggiori informazione.
Da lì in poi non mi è stato ben comunicato di cosa si trattasse e se tale struttura fosse adibita a spogliatoio per ampliare, giustamente, la struttura per i ragazzi o bar privato distinto dal campo o ancora circolo, perciò seconda richiesta, per capire personalmente di cosa si trattasse, visto che prima di parlare sono abituato a leggere le carte, infatti non ho rilasciato alcun tipo di comunicato stampa, dato che ancora non ho ricevuto nessun tipo di documentazione o sono stato contattato per avere delucidazioni sul caso. Perciò ad ora mentre scrivo ufficialmente non so ancora nulla.
Infine la richiesta di informazioni per il parco dei pini e dei bilanci, mi servivano e servono per una proposta politica ed un progetto su cui, come gruppo movimento 5 Stelle Narni, stiamo lavorando da un po’ e volevamo regalare alla cittadinanza.
In conclusione per coloro che mi hanno gentilmente donato insulti gratuiti spero che abbiate letto queste parole e che abbiate compreso a pieno la situazione, per i detrattori politici mi spiace ma non c’è alcuna guerra al cappuccino, anche se ripeto potrebbe essere un bel titolo di un romanzo, ed anzi vi anticipo che ci sarà una bella proposta a sorpresa che credo piacerà molto a tutti i Narnesi”.