Oltre 170 persone hanno percorso tutte e tre le tappe o parti di esse del cammino dell’intrepido Larth in occasione delle festività di fine anno.
Un esordio super per il percorso di trekking e mountain bike che si snoda su un tragitto di 58 chilometri attraverso le tratte che, partendo da Orvieto, toccano Bolsena e Civita di Bagnoregio per poi tornare di nuovo ad Orvieto, al museo Faina dove si trova il bookshop del cammino, che è partner dell’iniziativa.
Il conteggio dei camminatori è ricavato dalle credenziali che sono state vendute nel periodo di dicembre fino al sette gennaio.
“Un successo che supera ogni più rosea aspettativa – dicono i promotori del progetto che è nato come idea sostenuta solo da privati – ma sopratutto la migliore dimostrazione di come l’intuizione di abbinare in un percorso unitario e coerente tre luoghi di questo fascino fosse vincente e con un sicuro appeal sui camminatori”.
Una partenza come questa alimenta grande entusiasmo anche perché rende evidente il grande potenziale di promozione per il territorio, ma anche dal punto di vista turistico ed economico.
Bisogna infatti considerare che il progetto ha debuttato solo due mesi fa alla fiera del turismo di Rimini dello scorso ottobre.
Destagionalizzare il turismo, accrescere i tempi medi di permanenza sul territorio e mettere a sistema il valore di un’area geografica omogenea seppur divisa da confini amministrativi sono gli obiettivi dichiarati di chi ha pensato e realizzato il cammino.
Le prime statistiche disponibili restituiscono un’istantanea di camminatori provenienti soprattutto dall’Italia del centro nord, ma non sono mancati alcuni stranieri. L’intrepido Larth rappresenta il primo progetto organico di promozione turistica finora realizzato sul presupposto della collaborazione tra Umbria e Lazio.
“Verso la fine dell’inverno – aggiungono i promotori – si svolgerà ad Orvieto una presentazione ufficiale del cammino nel corso della quale verranno illustrate anche le ultime novità tra cui un importante accordo stipulato con l’associazione nazionale Assoguide. L’incontro sarà aperto alla città e agli operatori economici dal momento che il cammino è un progetto comunitario, pensato cioè e gestito nell’interesse primario delle persone che vivono qui”.
Questa dimensione pubblica del cammino dell’intrepido Larth significa anche che tutti coloro che sono interessati, singoli cittadini, associazioni, istituzioni, enti, aziende potranno avere un ruolo di primo piano nell’implementare e nel far crescere l’iniziativa sia dal punto di vista culturale che economico.
“Il cammino rappresenta una grande occasione culturale e didattica – dicono i promotori – la tradizione religiosa del miracolo eucaristico ed il filo rosso delle vestigia etrusche che collegano i tre centri racchiudono un grande valore intorno al quale ideare e sviluppare anche altri progetti collaterali”.