Chiuso per 30 giorni il bar abituale ritrovo e punto di incontro dei capi dell’organizzazione criminale smantellata dalla Squadra Mobile con l’operazione “Montana”. Il provvedimento è stato emesso dal Questore Antonino Messineo e notificato dagli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale. Il Questore ha anche emesso tre misure di prevenzione dell’avviso orale nei confronti di tre degli arrestati, due italiani ed un albanese, in quanto già gravati da altri precedenti penali e di polizia. L’Ufficio Immigrazione, invece, esaminerà la posizione dei cittadini stranieri coinvolti nell’indagine ai fini di un’eventuale revoca del permesso di soggiorno.
Durante gli interrogatori di garanzia le persone arrestate si sono avvalse della facoltà di non rispondere.
In particolare l’avvocato Massimo Proietti ha rilevato che per i suoi assistiti, i Pichierri (padre e figlio) e Corigliano non c’è stato alcun sequestro dei soldi e di sostanze e, pertanto, ha richiesto l’attenuazione della misura della custodia cautelare in carcere con gli arresti domiciliari.