La Riabilitazione Cardiologica del presidio ospedaliero di Amelia consolida un ruolo di primo piano nella sanità regionale e si proietta a diventare sempre più un polo di attrazione per l’utenza extraregionale. Attivata nell’aprile 2009 con nove posti letto, in questi anni ha contato oltre 1500 ricoveri in aggiunta ad un’importante attività specialistica ambulatoriale. Nel 2018 sono stati erogati oltre mille elettrocardiogrammi, 900 visite cardiologiche, 150 Test al cicloergometro, 1.400 ecocardiogrammi transtoracici, trenta ecocardiogrammi transesofagei, 500 elettrocardiogrammi Holter 24 ore e di recente è stato attivato anche un ambulatorio di ecocardiografia pediatrica. Attualmente la struttura è stata potenziata con un ambulatorio cardiologico dedicato allo scompenso cardiaco ed è proprio in questo ambito che si concentra lo sviluppo futuro del servizio, sia a livello ambulatoriale che di ricovero per riabilitazione.
Si tratta dell’unica riabilitazione cardiologica intensiva di degenza presente nel territorio regionale e fornisce prestazioni di alta specializzazione a pazienti sottoposti ad intervento cardiochirurgico o reduci da un episodio cardiaco acuto, come ad esempio l’infarto del miocardio, favorendo un notevole miglioramento della qualità di vita e restituendo loro, compatibilmente con la patologia, una condizione sociale, affettiva, lavorativa, il più possibile normale. Grazie ad una politica di integrazione interaziendale i pazienti provengono per lo più dalla struttura complessa di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni ma negli ultimi anni è cresciuto notevolmente anche il numero di utenti di Toscana e Lazio che si affidano alle cure dei sanitari amerini.
“I pazienti che vengono ricoverati nella fase post operatoria – spiega la dottoressa Maria Nivella Suadoni, responsabile della struttura di riabilitazione cardiologica dell’ospedale di Amelia – alla quinta, sesta giornata se clinicamente stabili, vengono sottoposti a training fisiochinesiterapico personalizzato, al controllo degli esami ematici e strumentali, all’ottimizzazione della terapia farmacologica, alla gestione delle complicanze, delle comorbilità e delle ferite chirurgiche. Lo scopo è quello di migliorare la qualità di vita dei pazienti, facilitare il reinserimento professionale e abbattere il tasso di riospedalizzazioni”.
“Puntiamo molto su questa disciplina, come dimostrano anche i dati di attività in continua crescita – ha dichiarato il direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2 Imolo Fiaschini – e contiamo di offrire sempre più un servizio di qualità ai nostri pazienti grazie all’apporto di moderne tecnologie e alla grande professionalità dei nostri sanitari”.