Sull’ospedale di Narni-Amelia c’è un bando assegnato per la progettazione di 1,3 milioni di euro, sono partite le indagini geologiche, gli espropri e sono state individuate le risorse. Fermarlo ora aprirebbe uno scenario agghiacciante. Vorrebbe dire dilapidare soldi e risorse già spese, impegni già assunti, esporsi ad ulteriori ricorsi e depauperare ulteriormente un territorio in cui non si vedeva un investimento strutturale in edilizia sanitaria quasi dal dopoguerra”. Lo afferma il consigliere regionale del Movimento 5Stelle, Thomas De Luca, rispondendo a dichiarazioni rese dall’assessore alla sanità Luca Coletto il quale, rispetto al progetto del futuro nuovo ospedale Narni-Amelia, vorrebbe fare (farà) “una attenta valutazione del progetto, legata a un’analisi di tutto il sistema ospedaliero umbro.”
“Pretendiamo – aggiunge il consigliere 5 stelle – che la presidente Tesei quanto prima intervenga per chiarire o smentire perentoriamente il suo assessore alla sanità, le cui dichiarazioni hanno messo in allarme un’intera comunità che aspetta da ormai troppo tempo risposte”.
Sull’argomento è intervenuto anche il presidente della provincia di terni Giampiero Lattanzi.
“Il nuovo ospedale di Narni-Amelia rappresenta un tassello fondamentale per la sanità ternana e regionale”. Lo – afferma Lattanzi – da un lato completa e potenzia l’offerta dell’Umbria, dall’altro integra le prestazioni sanitarie garantite dall’azienda ospedaliera Santa Maria, sgravando in parte quella struttura delle prestazioni di primo livello e favorendo così la crescita dell’alta specializzazione.
Altro elemento fondamentale è quello della risposta all’esigenza di sanità di prossimità che il nuovo ospedale sarà in grado di garantire, migliorando e ammodernando l’offerta dei due attuali presidi sanitari di Narni e Amelia”.
Il presidente sottolinea quindi la vocazione della nuova struttura ospedaliera studiata appositamente sia per la riabilitazione, in funzione dell’alta specialità del Santa Maria di Terni, che per la medio–bassa specialità.
Saranno infatti 140 i posti letto riservati alla medio-bassa specialità di medicina e chirurgia generale, chirurgia ginecologica e ortopedia con trattamenti in ricovero ordinario-day-hospital-day surgery, con 60 posti letto per acuti. Ci saranno inoltre sale endoscopiche e un’area riservata ad un polo di riabilitazione di area vasta dotata di 60 posti letto in aggiunta ad una RSA con 20 posti.
“E’ un’occasione eccezionale – conclude il presidente della provincia di Terni – per far crescere la sanità umbra e per agganciare anche la domanda extraregionale sulla quale la Regione ha già detto di voler investire con decisione. Gli iter per la sua realizzazione, tra l’altro, sono già iniziati e sarebbe davvero complicato adesso fermare la macchina, sia da un punto di vista prettamente burocratico-procedurale, sia da quello della ricaduta sociale di una decisione in tal senso”.