Polemica del Movimento 5Stelle di Terni,Narni e Amelia sul commissario dell’USL2, Massimo De Fino che sabato scorso ha partecipato a un evento organizzato da privati cittadini per parlare dell’ospedale Narni-Amelia, che verrà.
“Ormai è ufficiale – scrivono Claudio Fiorelli, Luca Tramini , Gianfranco Chieruzzi e Romano Banella – per la Giunta regionale dell’Umbria i cittadini della provincia di Terni non esistono più. Il modus operandi è quello di non presentarsi e sfuggire al confronto. Una linea guida che parte dall’assessore Coletto e scende giù a cascata.
Nessun incontro con i consigli comunali di Terni, Narni e Amelia, però oggi pomeriggio il nuovo commissario straordinario dell’Azienda Usl Umbria 2, Massimo De Fino, era ospite ad Amelia ad un evento organizzato da un gruppo Facebook per parlare degli ospedali di Narni e Amelia.
Non viene a riferire nella sede istituzionale del consiglio comunale, massima rappresentanza cittadina, ma ad un evento di un gruppo Facebook peraltro a porte chiuse e su invito. Una mancanza di rispetto non tanto verso noi consiglieri quanto verso i cittadini che rappresentiamo, coloro che aspettano da mesi risposte chiare e precise sul futuro della sanità e dei propri ospedali”.
Per il consigliere comunale di Narni, Luca Tramini: “Sono mesi che tutto il consiglio di Narni, maggioranza e opposizione, chiede a gran voce un incontro con l’assessore Coletto ed il commissario straordinario dell’Azienda Usl Umbria 2, senza risposta. Vengono invece a fare passerelle in pompa magna all’Ospedale di Narni ma non incontrano il consiglio comunale, non si sa bene per quale motivo. Il problema non è solo l’enorme sgarbo istituzionale ma l’insulto per tutti i cittadini narnesi, quelli che tutti noi rappresentiamo e che non hanno un pronto soccorso ed un ospedale funzionante. La campagna elettorale è finita, adesso serve parlare con gli enti territoriali, con i comuni e dare risposte ai territori”.
“Liste di attese infinite – scrivono ancora i rappresentanti del M5S – pronti soccorsi ed ambulanze che non ci sono, ospedali che non si sa bene che fine faranno e che sono a un passo dalla chiusura. Questa è la situazione della sanità umbra. Inizio dei lavori di nuove strutture che si perdono dietro comunicati in politichese ed infinite giravolte verbali. Ciò che resta in mano ai cittadini è una manciata di fumo.
Adesso basta, la misura è colma. Vogliamo per i nostri cittadini risposte serie e concrete, abbiamo la stessa dignità dei cittadini del resto dell’Umbria, paghiamo le tasse e abbiamo il diritto di risposte ufficiali, nelle sedi istituzionali e soprattutto reali. Eccolo il cambiamento decantato a gran voce: prima eravamo di serie B, adesso non esistiamo più”.