Nei primi 5 mesi dell’anno, rispetto al 2016, l’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni ha registrato un aumento dei ricoveri e del volume delle attività pari all’ 1,5%, in particolare delle attività specialistiche a maggiore complessità (+1,17%), come la neurochirurgia e la chirurgia robotica addominale e urologica, un miglioramento degli indici di performance e degli indicatori in base ai quali vengono valutate le aziende ospedaliere, che la vedono tra le prime in Italia subito dopo l’Humamitas e il San Raffaele in termini di attrattività. A scendere i tempi di pagamento che arrivano a 28 giorni. Sono i dati forniti dalla direzione aziendale che ha tracciato il bilancio delle attività assistenziali nel primo semestre 2017, l’avanzamento dei lavori e della riorganizzazione. La riorganizzazione delle sale operatorie, grazie anche al sistema di gestione centralizzato delle liste, ha consentito di programmare meglio gli interventi chirurgici che sono aumentati del 3,3%. Inoltre gran parte dei reparti sono ormai informatizzati consentendo una maggiore integrazione tra le attività di degenza e di diagnostica, la costruzione di una cartella digitale in cui confluiscono tutte le informazioni cliniche e l’utilizzo del sistema di riconoscimento del paziente per la somministrazione della terapia. Dal punto di vista organizzativo “è stato completato lo spostamento della Medicina Interna al quinto piano, con la creazione del polo delle Specialità mediche, mentre al piano terra sta procedendo la definizione di una nuova Medicina d’urgenza – è stato affermato – con forte capacità di filtro e alta integrazione con il Pronto Soccorso. Ultimati alcuni lavori, i reparti di Pediatria e Neonatologia si sposteranno al terzo piano andando a completare il polo Materno-infantile”. Per quanto riguarda gli interventi logistici e strutturali “salvo alcuni ritardi burocratici che si stanno di volta in volta superando – è stato sottolineato – gli interventi stanno procedendo come da programma ed ad oggi è stato realizzato il 47% circa dell’ammontare globale, ovvero oltre 28milioni di euro per un totale di 27 interventi strutturali conclusi. Parliamo di investimenti che nel 2017 valgono più di 8,6 milioni di euro, cui si aggiungeranno lavori per circa 13 milioni di euro nei prossimi due anni. Ripristinata la piena funzionalità della Dialisi, con altri 14 posti letto che sono utilizzati già da alcuni mesi, a fine ottobre si concluderà l’intervento ed è previsto in tempi brevi l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva dell’ampliamento del reparto di Oncologia. Slitta al 2018 lo spostamento completo al piano -2 di tutti i servizi di Diagnostica per immagini e Radiologia cui seguirà l’avvio dei lavori della nuova Medicina Nucleare in continuità con la PET-TAC”. L’investimento per le attrezzature acquisite e in corso di acquisizione per il 2017 ammonta a 3,6 milioni di euro. Quest’anno si sta procedendo al rinnovo di altre tecnologie in particolare per il blocco operatorio, con particolare riferimento alle tecniche endoscopiche e mininvasive. Intanto, si è chiusa la gara di affidamento per la realizzazione della sala ibrida (attrezzature e lavori per l’installazione e l’adeguamento dei locali accessori per un valore di 1 milione 220 mila euro), una sala multidisciplinare ipertecnologica, che si prevede sarà attiva entro il 2018. Per quanto riguarda i primariati, sono già stati individuati i nuovi direttori delle strutture complesse di Radiologia con il dottor Giovanni Passalacqua, Pediatria con il dottor Francesco Crescenzi, Nefrologia con il dottor Riccardo Fagugli (già in servizio), Oculistica con il dottor Enrico Poddi (in servizio dal 1 luglio). Si è poi conclusa la procedura per il Laboratorio analisi mentre sono in corso di espletamento le procedure per la Clinica Uro-ginecologica e la Medicina interna e sono programmati i concorsi per la direzione delle strutture di Anestesia e Rianimazione, Chirurgia Maxillo-facciale, Farmacia ospedaliera e quella di Endocrinologia. Inoltre nei primi 5 mesi dell’anno sono stati attivati complessivamente 137 contratti individuali di lavoro (tra assunzioni, conferme e proroghe) per varie qualifiche, tra cui 24 medici, 79 infermieri, 5 ostetriche, 11 OSS, ma anche farmacisti, tecnici di laboratorio e altre figure professionali. Infine, per garantire la fruizione delle ferie estive agli operatori sanitari, che da febbraio scorso contano 23 cessazioni a vario titolo e non è ancora definito l’incremento dell’organico delle professioni sanitarie, con l’accoppiamento di alcuni reparti il personale sarà ridistribuito nei vari dipartimenti.