“Un atto di distensione che arriva dopo la riapertura della vertenza”: così Cgil, Cisl e Uil hanno salutato l’emanazione, da parte dell’azienda ospedaliera “Santa Maria” di Terni, di bandi di concorso per l’assegnazione di 27 posti da infermere, 3 da fisioterapista e 11 da operatre socio-sanitario. Tutti con contratto a tempo indeterminato, a cui vanno aggiunti alcuni avvisi per la costituzione di graduatorie per l’assunzione a tempo determinato di personale sanitario.
Le organizzazioni sindacali fanno sapere che si presenteranno al Prefetto di Terni “per siglare un accordo che modifichi l’oggetto della vertenza con la richiesta di concordare i tempi per l’espletamento delle prove concorsuali evitando che questi diventino biblici”.
Rimane però del tutto aperta la vertenza con la Regione Umbria che ad oggi non ha preso alcuna posizione rispetto all’ampliamento della dotazione organica del Santa Maria di 76 unità, previsto nell’accordo di marzo 2017.
Anche se i sindacati sono stati convocati dall’assessore regionale alla sanità Barberini per definire la questione.
“La vertenza a sostegno dell’applicazione dell’accordo di marzo 2017, affinché venga soddisfatto il fabbisogno dell’azienda ospedaliera di Terni – sostengono i segretari delle organizzazioni sindacali Giorgio Lucci, Mauro Candelori e Nicola Ambrosino – proseguirà affinché non vi siano squilibri tra territori”.